sabato, marzo 31, 2007

My Cherry Blossom time... d.d.c. - d.a. 246.57

... e questo è il seguito al precedente post...

il Sakura di un gaijin...

Shinjuko gyoen
è uno dei punti di riferimento per praticare l'hanami... così ho deciso di spenderci un paio di ore tendando di camuffarmi da giapponese...

Così imboccata la West Exit della stazione di shinjuko provo ad interpretare le mappe giapponesi per raggiungere il parco... assolutamente certo di aver preso la giusta direzione... mi trovo in mezzo al quartiere dei pacinko e prostitute... poca gente ancora all'opera, ma tutti si stanno preparando per la sera...

ooh ooh.. mi sa che la strada non è quella giusta...

decido di sfoggiare il mio giapponese e chiedere informazioni; incontro un poliziotto o pseudo tale... visto che qui tutti hanno la stessa divisa (postini, guardie giurate, poliziotti...)
e gli chiedo:

Shinjuko gyoen o doku desu ka

mai idea fu più sbagliata...

lo pseudo poliziotto, capisce che capisco il giapponese... e inizia ad indicarmi la strada corretta... parla per 5 minuti filati senza guardarmi, concentrato nella descrizione del percorso da indicarmi...
... capisco solo che ero da tutt'altra parte... ma non ho il coraggio di dirgli che non ho capito assolutamente cosa mi ha detto... quindi ringrazio con un convintissimo

arigato gosaimasu

e vado via... lui mi guarda e mi dice qualcosa in giapponese... non capisco le parole, ma il significato è chiarissimo:
"non de qi... de li, pirla!!!"

Cherry Blossom time... d.d.c. - d.a. 246.57



E' tempo di Sakura per i nihonjin... x i giapponesi, ossia è tempo della fioritura dei ciliegi... la cherry blossom: è questo che letteralmente significa Sakura, e noi gaijin proviamo ad assaporare le stesse senzazioni dei padroni di casa...

La sensazione in effetti è molto forte... ci si sveglia un m
attino e come d'incanto tutti i ciliegi sono in fiore... e muovendosi per strada, entrando nei piccoli e grandi parchi... o semplicemente osservando la città dai finestrini di un treno della metro, ci si trova immersi in un quadro impressionista... in cui i petali dei fiori, con le loro gradazioni di colore che si muovono dal bianco al rosso con una forte predominanza di rosa, sembrano voler esaltare le forme, smussare i contorni degli edifici... mentre si muovono nell'aria leggeri, trasportati dal vento...Per una settimana o poco più il giappone vive un'atmosfera davvero surreale... improvvisamente il motore delle emozioni di questo popolo così freddo nell'animo... si accende...

e il giappone cade nella trance dell' hanami, letteralmente l'osservazione della sakura... l'arte di guardare la fioritura dei ciliegi...

le strade si riempiono di fiumi di persone che scivolano seguendo la direzione dei parchi più grandi, dove la sakura è più bella da vedere... i parchi si riempiono ed è persino permesso distendersi sui prati e addirittura mangiare, cosa assolutamente proibita durante tutto il resto dell'anno.

Nella notte che precede il primo sabato di sakura, gli uomini usano riunirsi nei parchi portando con se un cuscino per riposare... vi passano qui tutta la notte bevendo... forse ubbriacandosi... in attesa del giorno successivo... quando attenderanno le loro mogli e i loro figli per spendere tutta la giornata mangiando e ancora bevendo... mostrando loro il posto che sono riusciti a conquistare nella lunga attesa di una notte... è un rito che si consuma da secoli... un rito che, una volta l'anno, restituisce il parco ai giapponesi... liberi di viverci dentro per una settimana... poi tutto ritornerà alla normalità... e anche il parco tornerà ad essere uno splendido museo all'aperto, intoccabile ed etereo ... come il giappone...

venerdì, marzo 23, 2007

Elvis is still alive - d.d.c. - d.a. 22.46


Quello che può capitare a Tokyo difficilmente si può incontrare in altre città del mondo...
Una lunga giornata sta per finire dopo una cena di lavoro... è il momento di prendere un pò di relax; magari bevendo un bicchiere di cognac all'ultimo piano del Le Meridien, godendo, attraverso le sue ampie vetrate, della stupenda vista stereoscopica della città... illuminata di notte dalle sole luci dei suoi grattacieli... un panorama mozzafiato da gustarsi in un'unica soluzione spostando lo sguardo lungo i 360 gradi del piano orizzontale ed interrotto solo dal lungo pianoforte a coda in fondo alla sala...

Ammaliati dalla prospettiva di concludere la serata con questa stupenda vista di Tokyo, raggiungiamo l'entrata... dove ci aspetta il bellimbusto di turno, ambrogio: "sumimasen 4750 yen to enter"...
4750yen per entrare...??? sumimasen sto cappero!!!!

giriamo i tacchi e mestamente decidiamo di tornare indietro, quando ambrogio ci dice...: "però possiamo fare un'eccezione... potete entrare per bere"....

ma allura si curnuto!!!! è il nostro commento a voce alta; ambrogio ci voleva fregare 4750 yen cadauno... a un gruppo di italiani!!!!????

Entriamo e davanti al nostro ballons pieno per un quarto di cognac godiamo dell'evento della serata...

Elvis non è morto!!!!

E' vivo e vegeto davanti a noi e sta esibendo tutto il suo repertorio accompagnato da una band di giapponesi travestiti da country guys... con tanto di cappelli da cow boys e stivali con gli speroni....

Mentre Elvis si muove al ritmo di "shake, rattle and roll" il suo pubblico balla e canta in preda al delirio di fronte a lui...

già, il suo pubblico...

una trentina di sessantenni top manager insieme alle loro mogli, che abbandonati i rigidi canoni dell'etichetta giapponese... si lasciano trasportare da questo lascivo esempio di anticonformismo in pieno stile anni cinquanta... trasformandosi anche loro in tanti ElvisThePelvis nel tentativo di liberare al richiamo dei sensi i movimenti del proprio bacino...

Al centro della sala... il top manager dei top manager fuma il suo sigaro davidoff mentre dalla mano destra scivola il suo rolex emanando accecanti luccichii che offuscano lo splendore dei lampadari swarovski...

alla fine del concerto Elvis in persona ringrazia il top manager dei top manager e dedica un pezzo alla di lui signora...

tutti ringraziano e salutano con mille infiniti inchini il top manager dei top manager... mentre Elvis, ormai lontano dal centro dell'attenzione, scompare nel buio...

...e anche io, insieme al mio gruppetto, me ne torno a casa... con un unico dubbio:
ma chi mai sarà stato quel top manager dei top manager????

Misteri del business giapponese...

mercoledì, marzo 21, 2007

on the way of a new year... d.d.c. - d.a. 219.18



Life is bigger
It's bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh no I've said too much
I set it up

That's me in the corner
That's me in the spotlight
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh no I've said too much
I haven't said enough
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper
Of every waking hour I'm
Choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt lost and blinded fool
Oh no I've said too much
I set it up

Consider this
The hint of the century
Consider this
The slip that brought me
To my knees failed
What if all these fantasies
Come flailing around
Now I've said too much
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

giovedì, marzo 15, 2007

Ayabe - d.d.c. - d.a. 202,74


Ore 1:02am... la solita radio va in sottofondo... nel silenzio di casa, dopo due giorni passati tra le montagne e i fiumi attorno a Osaka e Kyoto a piu' di 500km da tokyo.

Qui in giappone le industrie scelgono di stare lontano dai grossi centri abitati per eviatare di essere sottoposte a regimi fiscali proibitivi... così capita che più è grosso il cliente che si sceglie di visitare più questo è in cu... ehm molto lontano e isolato (non dimentichiamoci che bisogna essere polite).

Noi chiaramente per renderci la vita semplice abbiamo scelto di visitare le industrie più grandi del giappone... ossia siamo andati veramente in quel posto di cui sopra:

due ore e mezza di shinkansen x raggiungere osaka... ancora in mezzo alla civiltà. Da qui abbiamo abbandonato il mondo della tecnologia giapponese per immergerci nella campagna nipponica in mezzo a boschi e torrenti...

finisce così che, paradosso dei paradossi, i più importanti centri tecnologici di questo paese si trovino laddove la tecnologia non è ancora apparentemente arrivata...

e ogni tanto capita anche qalcosa di sorprendente x un occidentale...:la visita in ciabatte. Provate a immaginare cinque bei (si fa per dire) giovanotti ben vestiti e incravattati... con un bel paio di ciabatte bianche in giro per gli uffici di una grande industria!!!!

E' questo lo stile utilizzato da alcune compagnie giapponesi che impongno di togliersi le scarpe prima di entrare (ma in compenso forniscono le ciabatte gratis).

Ma il pezzo forte del viaggio è kimi... il nostro accompagnatore ufficiale!!! Kimi è fantastico: arriva anche lui col suo bel vestito e la sua cravatta... insomma impeccabile se non fosse per il suo zainetto sulle spalle... che lo rende una specie di scalatore in giacca e cravatta...

le rughe sul volto sembrano volergli attribuire circa cinquanta anni... ma i suoi movimenti, i suoi gesti e il suo sguardo si attestano sui sedici anni...
aspettiamo vhe kimi contatti la compagnia da visitare... ci sta parlando per telefono...

ma che sta facendo...: "hajimemashite, hajimemashite" e si inchina guardando il telefono... noooooo, fa l'inchino al suo interlocutore telefonico come se quello lo potesse vedere... non ci posso credere...

non ho neanche il tempo di riprendermi dallo shock dell'immagine di kimi inchinato davanti al telefono che, arrivati davanti all'ingresso dell'industria, kimi è l'unico a non riuscre a superare il tornello... ci prova dieci volte ma il tornello si richiude ogni volta negandogli il passaggio... lui dice solo "ahh ahh ahh" e ci riprova... infine arresosi davanti allo strapotere dell'intelligenza del tornello nei suoi confronti... komi decide di fare un solenne inchino al tornello, chiedergli scusa "sumimasen", e col suo permesso, passare...

What a wonderful world - d.d.c. - d.a. 202,74




Dedicata agli amici... lontani... ma vicini e a tutte le promesse che hanno fatto al loro futuro... what a wonderful world


I see trees of green........ red roses too
I see em bloom..... for me and for you
And I think to myself.... what a wonderful world.

I see skies of blue..... clouds of white
Bright blessed days....dark sacred nights
And I think to myself .....what a wonderful world.

The colors of a rainbow.....so pretty ..in the sky
Are also on the faces.....of people ..going by
I see friends shaking hands.....sayin.. how do you do
Theyre really sayin......i love you.

I hear babies cry...... I watch them grow
Theyll learn much more.....than Ill never know
And I think to myself .....what a wonderful world

The colors of a rainbow.....so pretty ..in the sky
Are there on the faces.....of people ..going by
I see friends shaking hands.....sayin.. how do you do
Theyre really sayin...*spoken*(I ....love....you).

I hear babies cry...... I watch them grow
*spoken*(you know their gonna learn
A whole lot more than Ill never know)
And I think to myself .....what a wonderful world
Yes I think to myself .......what a wonderful world.

martedì, marzo 13, 2007

butaniku d.d.c. - d.a. 200,00


豚肉


caro COE è con immenso piacere che vi presento il porco giapponese... butaniku... letteralmente carne di maiale

si prega di non utilizzare buta con le ragazze... ha pressochè lo stesso significato del quasi omonimo termine italico...

that's all for this nite...

domenica, marzo 11, 2007

3... 2... 1... CONTACT d.d.c. - d.a. 191.78


Contatto.
Ristabilito segnale radio.

capitano kirk nuovamente in linea e con tanto appetito for destruction.

Late Sunday... comincio a vedere la luce del giorno... ma in realtà il giorno è già comiciato da un pò... sono le 12:00pm, fuori piove e sembra freddo...

provo a ricordare cosa ho fatto ieri sera... lentamente mi muovo tra le nebbie della mia mente e comicio a rivedere, a risentire a ricordare...

a g e h.. a... ageha ecco dove sono stato. Comicio a sentire l'assordante livello della musica che, appena svegliato, sembra martellarmi le tempie fino a farle esplodere... e comincio a vedere la moltitudine umana muoversi a ritmo di reggae, tekno, pop ...

le immagini continuano a bersagliare la mia mente come flash che appaiono e sompaiono seguendo i vertiginosi battiti della musica...

Finalmente ricordo ciò che probabilmente avevo voluto dimenticare...
sono le 6:30am e stiamo uscendo dal locale, stanchi dopo la bella serata... con l'unico desiderio di recuperare un letto al piu' presto...

ma ecco che manca il mitico "AAron il canadese"!!! Sta piovendo a dirotto e siamo inzuppati, siamo ai box... si proprio ai box...
è il megastanzone pieno di piccoli box a pagamento (300yen) dove ogni volta magicamente riusciamo a far rientrare dai 3 a i 5 giubotti violando sistematicamente almeno 3 leggi della fisica classica e una ventina di quella quantistica... miracoli del risparmio!!!

AAron il canadese non è un boscaiolo come tutti penserebbero, ma un ragazzo che ho conosciuto stasera tramite altri amici e con cui ho avuto la brillante idea di condividere il box...
idea che ho deciso di rendere ancora piu' brillante accettando di condividere il box anche con Rachel... la fuckin'girl (detta così perchè... ad ogni parola aggiunge almeno due fuck che raggiungono nell'ordine madri, persone, animali ed esseri animati in genere)...







lunedì, marzo 05, 2007

san-gatsu no shi-nichi desu... d.d.c. d.a. 172.60


... ovvero 4Marzo sulla terra,
mentre il diario del capitano annota...:
data astrale 172.60 ... li'... da qualche parte nell'universo, da qualche parte in una galassia sconosciuta.

Piove qui al #602 del Rafine building di Shibaura Minato-Ku, almeno cosi' sembra osservando le strade e i canali dalla mia grande finestra...
Fuori tutto tace; e il rumore della pioggia, lenta e costante, che continua a bussare sul vetro fa da sottofondo a questo silenzio interrotto a ritmi regolari dalla Monorail che d'improvviso compare come un faro nella notte... e in un istante scompare di nuovo dietro la sua scia.
Qui, mentre scrivo, mi fanno compagnia le note jazz di Broken Wing di Chet Baker...
watashi wa kyoo ban-gohan o uchi de hitoride to ku-ji han goro tomato soshite niku o tabemashita soshite wine o nomimashite...
... oggi ho cenato da solo a casa mia alle nove e mezza circa con carne, pomodoro e vino... mentre
ripassavo nella mente la mia ultima lezione di giapponese...
il mio teacherprofessorone si chiama Kikuchi... anzi kikuchi san... se qui non dai del san al tuo interlocutore quello si offende a morte... e guai a chiamarlo per nome!!!!
Solo per cognome... i nomi sono concessi a noi poveri gaijin, stranieri non degni di questa terra.
Quando il mio prof entra io mi presento come da manuale:
Hajimemashite. Francesco desu. Yoroshiku onegaishimasu.
Piacere di conoscerla. mi chiamo Francesco, spero che lei possa prendermi in considerazione in modo favorevole per il futuro... altrimenti mi suicido. Questo e' il modo gentilissimo (in english: polite) con cui i giapponesi si presentano ed io con tanto di lingua fantozziana lunga 3 metri mi immedesimo nella parte...
... tra l'altro con sta lingua da leccaculo in mezzo ai piedi la pronucia giapponese viene anche meglio!!!
Due note importanti:
- la i dopo la h va solo accennata ... dunque hajimemashite suona pressappoco cosi' hajimemashte.
- la u finale non si legge mai... dunque desu suona des
Se il mio teacher risponde
Hajimemashite. Kikuchi desu. Yoroshiku onegaishimasu.
allora vuol dire che sono sopravvissuto alla presentazione e si puo' andare avanti con la chiacchierata.
Quando si parla di se stessi non c'e' bisogno di aggiungere san... perche' altrimenti si da troppa importanza a se stessi e poca all'interlocutore e questo e' scortese (no polite)...
polite e no polite sono le due parole che sento piu' spesso qui in giappone... una vera ossessione.
Oggi il mio teacher ha deciso che deve obbligatoriamente sapere tutti i miei kazzi sulla mia giornata mangereccia di ieri!!!!
Cosi' comincia a chiedermi:
Hai fatto colazione ieri?
Francesco san wa, kinoo asagohan o tabemashita ka
Hai fatto pranzo ieri?
Francesco san wa, kinoo hirugohan o tabemashita ka
Hai fatto cena ieri?
Francesco san wa, kinoo bangohan o tabemashita ka
io vorrei rispondergli... ahh kikuchi san ma i kazzi tuoi mai ?(ci ho messo san cosi' e' polite)...
ma ancora non ho imparato a dire kazzi tuoi cosi' mi arrendo!!!!
Cosi' istintivamente gli dico Suika!!!! ma qui in giappone suika e' il nome del sistema di pagamento della metro... cosi' lui tutto contento mi fa vedere la sua tessera d'abbonamento Suika...
Sconfitto nell'onore di siculo provo a rispondergli in giapponese polite:
Ieri ho fatto colazione:
Watashi wa, kinoo asagohan o tabemashita
Ieri ho pranzato:
Watashi wa, kinoo hirugohan o tabemashita
Ieri ho cenato:
Watashi wa, kinoo bangohan o tabemashita
jia jia... (bene e allora... e' il professore che parla)...
A che ora hai mangiato ieri a colazione?
nan ji ni kinoo asagohan o tabemashita ka
A che ora hai mangiato ieri a pranzo?
nan ji ni kinoo hirugohan o tabemashita ka
A che ora hai mangiato ieri a cena?
nan ji ni kinoo bangohan o tabemashita ka
Minchia ma privacy niente ehh kikuchi san... e non ti posso dire manco suika se no mi esci di nuovo la carta dell'abbonamento...
alle otto. achi ji ni tabemashita
all' una. ichi ji ni tabemashita
alle nove. ku ji ni tabemashita
Dove hai mangiato ieri a colazione?
doko de kinoo asagohan o tabemashita ka
Dove ora hai mangiato ieri a pranzo?
doko de kinoo hirugohan o tabemashita ka
Dove ora hai mangiato ieri a cena?
doko de kinoo bangohan o tabemashita ka
a casa.
uchi de tabemashita
al terzo piano del palazzo dell'ST.
ST no buil no san kai de tabemashita
in un pub inglese a shinagawa.
Shinagawa no ingrisu pub de tabemashita.
Con chi hai mangiato ieri a colazione?
dare to kinoo asagohan o tabemashita ka
Con chi hai mangiato ieri a pranzo?
dare to kinoo hirugohan o tabemashita ka
Con chi hai mangiato ieri a cena?
dare to kinoo bangohan o tabemashita ka
... me la dovrai pagare un giorno kikuchi san!!!!
da solo. hitori de to tabemashite
con max. max san to tabemashite
da solo. hitori de to tabemashite
Mentre il prof ha ormai demolito la mia vita privata mi spiega una cosa curiosa:
asagohan significa colazione
hirugohan significa pranzo
bangohan significa cena
i tre termini derivano dall'unione di asa(mattina), hiru(giorno), ban(notte) e di gohan che letteralmente significa riso cucinato...
anzi
han significa riso cucinato...
gohan ha lo stesso significato ma con il prefisso go si intende porgere rispetto al riso cucinato (mahhhh)
dunque colazione, pranzo e cena vengono scanditi con i tempi del
riso cucinato al mattino
riso cucinato a mezzogiorno
riso cucinato alla sera
insomma sempre la solita minestra
visto che si e' fatto tardi saluto il professore ... suika kikuchi san
e voi
domo arigato gozaimasu (grazie tantissime!!!!)