domenica, agosto 12, 2007

San Lorenzo - d.d.c. - d.a. 616.43

Notte di agosto...

il nostro fuoco ancora illumina la spiaggia e il mare, mentre i nostri occhi sono rivolti al cielo... a caccia dei nostri sogni...
a caccia di una scia luminosa che li intrappoli, li protegga e li conservi per noi...

ci raccontiamo...

abbiamo tanti sogni, alimentati dall innocenza dei nostri anni...
e i nostri stupidi pensieri sembrano essere i piu importanti del mondo...
non conosciamo il nostro futuro... ma abbiamo forza ed energie per sognarlo, immaginarlo e volerlo...

e cosi
passiamo la notte disegnando nel cielo buio i nostri progetti
affinche tutti noi possiamo condividerli...

consegnamo i nostri sogni ad una notte di san lorenzo...
che forse non si ricorderà di tutti noi, che forse non si ricorderà di noi...

oggi 13 agosto 2007...

guardiamo ancora lo stesso cielo...
forse le stelle non hanno ancora accontentato tutti noi...

forse però quella notte di piu di dieci anni fa...
anche le stelle stavano sognando...

e forse stavano sognando di noi e della nostra amicizia...
quella che oggi 13 agosto 2007 ci tiene ancora tutti cosi uniti
e cosi intimamente vicini nonostante le distanze...

martedì, agosto 07, 2007

Ehi luna... d.d.c. - d.a. 600.00

...ehi luna,

ti osservo da lontano, ti sento pensierosa, inquieta e senza forze...

... e la mia mente torna veloce ad una notte...
in cui, come adesso, ti osservavo...

mentre, allora io... inquieto..., sfidavo il vento col mio volto
immerso nel rombo tonante della mia moto che attraversava nella notte un villaggio dopo l'altro...
fino a raggiungere il mare...

...ehi luna,

quel vento, quel rombo e quel mare accompagnavano le mie inquietudini...
... tempravano le mie forze...

...ehi luna,

oggi sei tu triste... stai temprando le tue forze...
pronta per rinascere sorridente e luminosa come io amo vederti...

sabato, agosto 04, 2007

Sulle sponde del lago... d.d.c. - d.a. 591.78


kawaguchiko...
sul terrazzo di un ryokan, con la pioggia che batte...
immersi nella vasca del nostro onsen condividiamo i nostri pensieri con la luna

mentre Fuji-sama... nascosto li... da qualche parte, dietro le nuvole, ...
imponente e silenzioso ci osserva...

venerdì, agosto 03, 2007

discussing about the japanese culture... d.d.c. - a.d. 589.04

Intercity Tower A, ore 10:30...

... di un qualsiasi venerdi di questo anno 2007...

"last order, kudasai"
è l'invito, gentile come di consueto, della cameriera del ristorante che ci avvisa che la cucina sta per chiudere: resta spazio solo per un ultimo ordine...

interrompiamo la nostra conversazione per ordinare ancora un po' di tofu... giusto intermezzo tra un sorso di shochu e le nostre chiacchiere serali...

gia' le chiacchiere serali...

ricordo quando, appena una settimana fa, Ai mi ricordava quanto importante fosse bere e mangiare per i giapponesi... l'isakaia è il luogo per eccellenza in cui socializzare. E' il luogo in cui i ragazzi giappoesi conoscono le prime ragazze, il luogo in cui gli amici si scambiano le idee sulle donne, quello in cui i colleghi si sfogano con i loro capi... quello in cui le donne si scambiano i sogni sul loro uomo ideale...

e quando ho chiesto ad Ai: "ma perchè sempre ubriachi?"... lei candidamente mi ha risposto: "... perchè possiamo sentirci liberi di parlare... di raccontarci... senza inibizioni e giudizi"

e mentre me ne parlava, i suoi occhi brillavano, mentre i miei erano un po' sorpresi e increduli...

sguardo di gaijin, il mio, che probabilmente ha capito ancora poco di questa terra e delle sue regole...

che probabilmente si è sforzato poco di capire...

Eppure questa sera qualcosa mi ha colpito... qualcosa mi ha fatto pensare...

no... non è stato lo scoprire la differenza tra la preparazione del sake (fermentato) e quella dello shochu (distillato) e della loro provenienza (riso, patate o grano)....

ne tantomeno sapere che le geometriche disposizioni ad incastro dei pannelli rettangolari che compongono un tatami... altro non servono che a minimizzare i punti di potenziale debolezza di questa pavimentazione...

e neppure lo scoprire come le tempeste che si originano nelle filippine, crescano per poi trasformarsi in tifoni e raggiungere il giappone secondo dei percorsi ben definiti dallo scorrere delle stagioni...

quando pero' la mia curiosità mi ha spinto a chiedere...
"ma come fa il giappone a sopravvivere senza risorse naturali... niente petrolio, gas, carbone...?"

la risposta, così semplice e spontanea, mi ha lasciato senza parole...
"... ma la nostra forza è la gente..."

125 milioni di persone... con una cultura millenaria... che forse fino ad oggi ho osservato dalla prospettiva sbagliata... dalla mia...

sono le 11:30 e qui la notte è già calata da qualche ora sulle teste dei miei commensali...
... mentre in italia è ancora giorno...
mentre sulla mia testa fa ancora giorno...