sabato, giugno 28, 2008

Anima fredda... d.d.c. - d.a. 1479.45

e codesto è 'l monno degli 'gnavi

che ora a voi voijo raccontar:

« E io ch'avea d'error la testa cinta,

dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".

Ed elli a me: "Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".

E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa". »

mercoledì, giugno 11, 2008

Leggero... col vestito migliore. d.d.c. - d.a. 1446.57





ho creduto di incontrarti nella luce artificiale della mia notte, animanto dalle energetiche sensazioni sprigionate dai miei sogni...

ho creduto di sentire il tuo urlo, in quella notte illuminata, squarciare le pareti della nostra presunta realtà...

ho creduto di incrociare il tuo sguardo incredulo e attonito alla vista dei colori del nostro mondo, dei nostri volti sorpresi

ho creduto di percepire la tua paura per l'imprevisto apparire di un nuovo mondo nella sua eccitante e angosciosa enormità... quello stesso mondo che si stava mostrando a noi nelle sembianze di una piccola, poco illuminata stanza...

poi ho guardato la luna... nel buio vero della mia notte,
e avrei voluto abbracciarti, e stringerti per sentire il battito vero del tuo cuore...