Angel... - d.d.c. d.a. 2657.53

... filling our silence

MareNero d.d.c. d.a. 2624.66

insopportabile insofferenza di questo mio divenuto io...

Elettra - d.d.c. d.a. 2602.74

E' ancora una calma apparente che accompagna queste calde notti d'Agosto venute qui ad intrappolare La Tregua che ormai volge al suo vero termine.

Silenziosi nell'animo e turbolenti nell'indole seguiamo con la mente le morbide linee delle nostre terre costiere... capi e promontori, 'ngonie, lunghe spiagge e decaduti manieri portano il nostro camminamento su in cima ad un epico eremo protetto dalle sue mura antichissime e circondato dal verde dei fichi d'india...

qui le fioche luci della notte ci indicano la via, verso il proscenio di elettra.
E da questo luogo i nostri animi voraci vengono attirati...

dalle grida disperate di Elettra, dalla sua rabbia matricida , dal suo gene maledetto dagli dei.

Elettra domina il proscenio padrona dei suoi dolori e dominatrice dei nostri, mentre Argo, più interessato ai nostri panini, percorre incontrastato le platee... lui spettro infelice e indomo, seminando il panico col suo silenzioso scodinzolare...

le luci del palco si spengono, Elettra scompare nel buio... i nostri panini nello stomaco di Argo, affamato cagnolino unico vero padrone delle antiche resta greche di Tindari...

e noi morti de fame, torniamo verso casa seguendo a ritroso le morbide linee delle nostre terre costiere... decaduti manieri, lunghe spiagge 'ngonie, capi e promontori...