sabato, luglio 19, 2008

quiete attesa del meriggio - d.d.c. - d.a. 1550.68

Sono da poco passate le tre del pomeriggio. E' sabato e il buddha con gli orecchini capita per caso tra il chaos di immagini che, veloci come saette, bruciano i recettori neuronali della mia memoria cognitiva...



Nascosto nel verde di una boscaglia e ormai dimentico dei rumori e dei malumori tempestosi della vita, ho la sensazione di poterlo scorgere mentre, gaio per effeto della luce irraggiata dalle migliaia di petali colorati, sorridente mi indica un cammino ...


verso il senso della vita...


e adesso, nella sua calma silente, me ne mostra uno scorcio... il karesansu (枯山水), il giardino secco...
Assetato nel profondo dell'anima dal desiderio di trovare anch'io la gioia della luce, decido di seguirlo... e abbandono la mia mente alla sua guida...

seguo i gradini cigolanti di una scalinata che sembra non finire mai, ho la senzazione di girare in circolo per almeno tre volte senza che la scalinata abbia mai termine ne incontri nuovamente se stessa... ma la mia mente sembra non preoccuparsene... anzi, al contrario, sembra gioire del nulla che la sta riempiendo ... quasi fosse un atto preparatorio alla visione del...

... del karesansu (枯山水) ...



eccolo... che improvvisamente appare davanti ai miei occhi... riempiendo ogni angolo del mio universo visivo, ogni infinitesimo del mio spazio cerebrale... come fosse l'unica cosa esistente... come fosse l'essenza dell'esistenza... come fosse il mondo unico possibile...

e ne scorgo i suoi elementi... l'acqua, bianca, il cui moto si scontra con l'emergenza dal suolo di grosse pietre apparentemente, o naturalmente, disordinate nella loro disposizione

e vedo il tempo confondersi con lo spazio ... mischiarsi in un unica nuvola di materia

mentre l'acqua che si infrange sulle isole del mondo mi ricorda come questo, il mondo appunto, evolva, cambi, distrugga e crei nuova materia per garantire l'equilibrio eterno, fonte unica della sua stessa esistenza...

e in quest'infinito, solo, mi perdo in contemplazione...
..chiudo gli occhi... e mi abbandono al silenzio vuoto del mondo in evoluzione....


Quando riapro gli occhi sono le 4 del pomeriggio... osservo il sole dalla finestra, abbandonato sul mio sofa' e lentamente mi risveglio.

La radio e' accesa e l'ultimo giornale mi avverte che tutte le spiagge del giappone sono state evacuate per pericolo tsunami...

un nuovo terremoto di 6.6 gradi ritcher ha deciso di feteggiare in anticipo il 海の日(Umi no hi)... il marine day di lunedi prossimo

il giorno in cui gli oceani benedicono la prosperita' della grande nazione marinattima chiamata Giappone... e oggi hanno deciso di farlo con un bello tsunami...

sono le 4 del pomeriggio, e in questo mondo dove spazio e tempo seguono ognuno il proprio corso ignaro dell'altro, tutto sembra procedere nella solita caotica normalita'...