lunedì, ottobre 27, 2008

unicuique suum - d.d.c. d.a. 1824.66


Mi ricordo di quell'obiettivo... si, me ne ricordo proprio bene. L'avevo fissato in mente e nell'anima. E dall'anima lo sentivo rinascere ogni volta che il sole tramontava dietro le isole tuffandosi in mare...
e lo vedevo correre accanto a me, silenzioso, con  lo sguardo assente ... sudato come me.
E sentivo le mie energie diventare infinite, il mio ritmo accelerare, il mio respiro diventare piu' lento, la mia vista piu' acuta.... il mio cuore esplosivo come il battito di un cannone...

e correvo, per lui... per me.

1 giro per 4minuti e 10 sec... oggi va meglio... 
vediamo come va una volta girato l'angolo in fondo... la vista del lungo percorso mi caschera' addosso come un macigno? no, no... non devo neanche pensarci, era cosi' che facevo quando peppe mi correva acanto... forse dovrei concentrarmi un po' di piu' sulla musica, allenare il mio inglese... o forse dovrei semplicemente ... assentarmi... dimenticarmi della strada, della mia stanchezza e volare... con la mente...

come stavo facendo due minuti fa, quando vedevo il mio sole tramontare mentre io correvo con lo sguardo volto a ponente...

Psicologia inversa

il suo suono mi e' ronzato in testa come un tafano per circa mezza giornata, e adesso e' tornato a fare capolino nella mia mente...
ora che il vuoto ha preso il posto della strada ed il mio respiro ha preso il sopravvento sulle mie gambe...

psicologia inversa...

continua ad usarla metodicamente, quasi fiero dell'uso che ne fa, per perseguire tutti i suoi obiettivi personali...

e mi viene in mente la domanda piu' stupida del mondo...

perche' a volte l'uomo e' cattivo, perche' alcuni uomini sono cattivi dentro...
perche'

e non trovo nessuna risposta logica e razionale a questa domanda...
e torno a star male nella mia dolce, melanconica, assente solitudine...

mi chiedo se anche lui sta male... dentro dico...
e mi chiedo come possa star male dentro un cattivo... 

e poi mi chiedo quanto lui possa essere... infine... io

La tregua sta volgendo al termine... vedo gli alberi passare veloci, lasciati dietro dalla corsa del mio treno... mentre noi, ex soldati, ex uomini comuni, ex uomini... abbandoniamo le steppe russe e ci dirigiamo lenti e silenziosi verso casa...

qui abbiamo passato due anni... qui abbiamo provato a recuperare l'uomo annichilito durante gli anni della guerra... 
qui abbiamo sognato e desiderato il momento del ritorno a casa...

ed ora che questo treno lento... ci riporta verso casa, il nostro silenzio prova a tenere nascoste le nostre paure...

la tregua sta per finire...
adesso una nuova guerra sta per cominciare...
stavolta contro un nemico piu' temibile e terribile...

stavolta contro se stessi e la vita
stavolta con se stessi e la vita

lunedì, ottobre 13, 2008

l'autonomia individuale in giappone... d.d.c. - d.a. 1786.3

deru kugi ha utareru

the nail that sticks out gets hammered down 

il chiodo che esce dalla trave viene riconficcato a martellate

come ricorda spesso Murakami parlando del giappone

A-Pollo I (ichiban) - d.d.c. d.a. 1786.3



che ci fanno tre astronauti giapponesi a bordo della navetta spaziale A-Pollo I in pieno centro di Tokyo...

porca miseria

sono vigili urbani, non astronauti!!!


almanacco del giorno dopo - d.d.c. - d.a. 1786.3


carrello da 3000 yen (30$) di spesa...
speechless

domenica, ottobre 12, 2008

Man on the Moon - d.d.c - d.a. 1783.56




l'aria di questo sabato mattina respira ancora dell'odore di sciroppo di acero dei nostri french toast... ci siamo svegliati tardi questa mattina... e gironzoliamo ancora per casa con fare stanco e silenzioso...

sembriamo appena atterrati sulla luna...
scese le scale della nostra navicella spaziale (la camera da letto al secondo piano ribattezzata apollo 11!!!) abbiamo appena fatto un piccolo passo per l'uomo... che resta anche un insignificante passo per l'umanità

il programma giornaliero prevede visita al vecchio Picasso venuto a svernare al National Art Center di Tokyo per un paio di mesi e passeggiata in bici ... un modo come un altro per eliminare i grassi accumulati la scorsa notte alla churrascheria piu' cara del mondo ... 1000 e passa dollari per assaggiare un vero bovino della pampa argentina servito da brasiliani di dubbia origine e condito dalla saudaja dei fondoschiena ritmanti di due ballerine brasiliane mentre un baldo giovane italiano dichiarava amore eterno alla sua dolce ragazza giapponese...

per fortuna che il consueto shorto cafè latte di starbucks, che ormai chiude tutte le nostre serate, ci riporta sulla retta via...

ahhh santo starbucks...



mercoledì, ottobre 08, 2008

october 2008... d.d.c. d.a. 1722.6


osservo... e resto fermo ad ascoltare il suono del divenire...