sabato, aprile 12, 2008

L'immagine globale del mondo - d.d.c. - d.a.1282.19



http://www.reuters.com/article/environmentNews/idUSPEK6945420070531

8 Agosto 2008. E' mattina presto e cammino solitario nel'immensa distesa di silente cemento proletario... i vecchi ed imponenti guardiani della rivoluzione, col loro abito inamidato preso in prestito dal soviet, mi guardano tristi... e sembrano il ricordo di un lontano vago passato...

davanti a me la grande immagine di Mao sorride beffarda...

solitario, col capo rivolto verso l'alto la guardo, mentre due giovani guardie, aggredite dal sonno non goduto, mi scrutano attente, intimorite dal monito silenzioso ma tremedo di Mao.

Guardo il cielo sopra la testa di Mao... ed è blu, come non lo avevo visto mai qui a Beijing...
qualcuno nella notte deve aver cancellato il grigiore di questa città...
una incredibile armata di netturbini deve aver lavorato per l'intera notte su altissime scale per ripulire il cielo...

Ma, incredibile a dirsi, di loro non v'è più traccia... spariti, inghiottiti dal buco nero da cui le tenebre sono scivolate via, sublimati nella notte...

E l'aria... non c'è più traccia di quelle polveri che fino a ieri imbrattavano tutte le mie camicie e intasavano le mie narici...

forse lo spirito vivente di Mao avrà provveduto a creare un esercito di donne armate di giganteschi ventagli per rimuovere le polveri dall'aria...

ma possibile tutto in una notte????

e perchè mai??? cosa mai importerà a Mao di dipingere il cielo di blu e di liberare l'aria dal suo velo protettivo di polveri di carbonio...

Senza risposta alle mie domande, lascio Mao con lo sguardo ancora fisso alla sua piazza e volto l'angolo alla sua destra, in direzione dei mercatini... forse li almeno, qualcuno potrà darmi una risposta...

un'inebriante e potente essenza di jasmine tea penetra le mie narici e manda in corto circuito i miei centri neuronali...

sono ai mercatini rionali della città proibita o il grande Mao, a mia insaputa, ha lasciato che attraversassi una delle proibite porte dello spazio tempo?

dove sono finiti i maleodoranti liquami a bordo strada, e i fumi dei cibi appena cotti, e le migliaia di mozziconi di sigarette ancora accese... possibile che tutto si sia trasformato in odorose foglie di jasmine tea...?
ma che diavolo sta succedendo?
che pazzia è mai questa?

provo a chiedere...

mi dicono tutti che, questa mattina, appena aperta bottega, gli scaffali, i cassetti e le povere vetrine erano tutti pieni di foglie di jasmine tea... e che le loro mercanzie erano tutte sparite, non si sa dove????

e poi

che una disposizione era affissa alle porte delle loro botteghe...

"su ordine dello spirito di Mao e con decorrenza immediata e fino al 24 di agosto di quest'anno... ogni bene maleodorante, inquinante non rispettoso dell'amata natura e dei compagni tutti nel mondo è confiscato... ma badate bene solo confiscato e premurosamente conservato nei magazzini del proletariato...
e da qui, con grande gioia di tutti, sarà a voi restituito al termine del periodo di confisca"... maleodorante e inquinante come prima... aggiungo io.

Le nebbie dei miei pensieri confusi cominciano a finalmente a diradarsi... e vedo così, in lontananza, il mondo avvicinarsi... con la sua immagine pulita, cavalcando cinque cerchi colorati, in direzione di Beijing e con in mano una torcia, e dietro di lui una folla di atleti in corsa... allegri, gioiosi e festosi, ognuno in lotta per un unico diritto... quello di essere liberi di chiedere a se stessi... chi sono io?

Torno sui miei passi, è mattina piena ormai, e la piazza Tienanmen è piena di gente...
un uomo tiene in mano una corda mentre osserva il suo aquilone... come ogni giorno...

ma oggi è più felice

fino al 24 agosto, almeno, potrà finalmente vedere i suoi veri colori... e forse il suo animo sarà più sereno...




Tokyo Birthday...

mercoledì, aprile 09, 2008

The route of the gods - d.a. 1276.71


Navigammo ancora dopo la tempesta...
spinti dalle correnti

ora che le nostre vele erano ridotte in brandelli
e che noi distrutti dall'arsura
avevamo abbandonato le membra stanche sul ponte di coperta

quando d'improvviso vedemmo un'isola
di fronte a noi
e vedemmo le sue greggi, le sue spiagge e i suoi vigneti...

e infine vedemmo il ciclope...
e la nostra nave priva di timone
dirigersi senza scampo verso la sua grotta...

capimmo allora che qui avevano dimorato gli dei...

Ci portammo oltre, e de' Ciclopi altieri, che vivon senza leggi, a vista fummo...



domenica, aprile 06, 2008