domenica, novembre 25, 2007

domenica, novembre 18, 2007

L`ombra Della Luce - d.d.c.- d.a.882.19

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto,
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai,,.
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi anditi del cuore
sono solo l'ombra della luce,
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce,

hyking in sasago - d.d.c. - d.a. 882.19




Al riparo dal chaos pervertito di un esercito in guerra silente e' il nostro treno treno in viaggio, partito ... forse fuggito, nascosto dal buio della notte...
il rigido codice del bushido e' alle nostre spalle: generali indigeni e nuovi aspiranti comandanti venuti da terre lontane in cerca di fortune piu' facili da conquistare... stanno ancora dormendo, affogando i loro sogni inquieti tra i fumi dell'alchool e i seni di una giovane sconosciuta...

Ormai lontani dala portata delle spade e delle frecce dei perversi guerrieri ubbriachi, un tiepido sole decide di svelare la sagome del nostro treno...
la prossima fermata e' una remota stazione verso l'incognito occidente...
e' la nostra fermata...

qui nessun generale e' ancora arrivato con le sue armi e i suoi libri...
qui nessuno sembra voler imbrigliare le emozioni nll'armonica disgustosa visione di un quadro perfetto e irreale... perfino l'erba cresce libera sul bordo della strada... finalmente...

... l'incantesimo della natura... libera, mossa dalle sole sue leggi, ci conquista... mente i nostri passi procedono lenti all'ombra degli alti fusti... mentre i nostri sguardi incrociano quelli di sconosciuti liberi viaggiatori

konnichua... konnichua...

il nostro lungo cammino passa per una festa di paese... cosi' pura, genuina... sorridente e felice attraverso gli sguardi e l'ospitalita' della gente...
concludiamo cosi la provvisoria pace di questa giornata riposando le stanche membra di finti soldati in uno sperduto onsen di paese... accompagnati dai nostri occasionali compagni di viaggio, dalla loro cordialita'... dalla loro semplice saggezza...


il campo di battaglia e' lontano da qui... e nessuno qui sembra averci mai fatto caso... nessuno qui sembra sapere che li... laggiu verso oriente... qualcuno sta ancora combattendo una guerra... come cento anni fa, come mille anni fa... ha costruito nuovi castelli, usa adesso nuove armi... ma fedele ancora oggi ad un unico solo credo... quello del bushido.

Qui la guerra forse non c'e' mai stata... qui scopriamo perche' tokyo e' cosi odiata dai giapponesi...

e ricordo le ultime parole di tomu... ieri sera... quando prima di provare a dimenticare mi disse:
non credo che questa sia la vita... la vita probabilmete sta fuori tokyo

tomu ha ragione, ma spero che il suo generale non lo venga maa sapere...

venerdì, ottobre 26, 2007

Prima Guardia - d.d.c. - d.a. 819.17



Il silenzio non è ancora suonato, ma il buio della notte mette a tacere i nostri pensieri... o più semplicemente li lascia li a sopire...

E' sera e potremmo essere chissa' dove a cercare di dimenticare il silenzio forzato delle nosre giornate...

a guardare le nostre vite riflesse nel fondo biondo di un bicchiere di birra...
ad osservare le nostre ombre intrappolate nelle luci barocche di questa strana città che sembra far finta di ignorare la nostra esistenza...

e invece le nostre vite si incrociano tra i vialetti di una vecchia caserma che anela gli ultimi respiri prima di essere congedata... anche lei...

prima guardia... lunga... inutile...

e siamo tutti li a condividere l'inutilità di questo momento...
e siamo tutti li a rendere unico questo momento.

Tutti perfetti sconosciuti, accomunati nell'animo da un'unica sensazione di paura...
tutti perfetti sconosciuti... che sconosciamo il nostro futuro
tutti perfetti sconosciuti, per la prima volta soli davanti al nostro futuro...

spendiamo la notte a cantare
mentre la luna, li... silenziosa, nascosta dietro gli alberi, ci osserva...

spendiamo la notte facendoci compagnia per mettere a tacere le nostre paure...
spendiamo la notte cantando per rompere il silenzio che accompagna le nostre paure...

Lontana notte di fine millennio
che guardavi le mie paure, che accompagnavi le mie speranze, che cullavi i miei sogni
... mentre indossavi una divisa figlia di un tempo non tuo...

so che sei ancora li... invecchiata, spoglia della tua divisa...
ma ancora li... ad osservarmi... ad osservare silenziosa la mia ombra muoversi tra le strade della mia vita...
... ancora impaurita, ancora piena di speranze... ancora desiderosa di addormentarsi tra le consolanti braccia dei miei sogni...

lunedì, settembre 24, 2007

Looking for a wave - d.d.c. - d.a.731.50



Credo di trovarmi adesso a non piu' di mezz'ora di railway da Tokyo;

... eppure sembra separarmi un'eternità dalla città assente...

E' un giorno di festa oggi in giappone e alle nove di questa mattina ho lasciato alle mie spalle tokyo che si apprestava a festeggiare questa giornata a modo suo... un funereo silenzio che si spande per le sue strade e i suoi palazzi...

Il mio treno fa rotta verso Chigasaki e anche lui comincia a sentire che tokyo si allontana: un gruppo di una ventina di ragazzi americani irrompe nel consueto silenzio giapponese... è festa oggi! e comincio a sentirlo dal loro vociare, anche se gli sguardi disturbati della gente me ne fanno ancora dubitare...

Devo ripetermelo continuamente per non dimenticarlo: è festa oggi!!!!

Ma Tokyo è ormai lontana, mezz'ora... una vita...

La grande madre del Giappone è li vicina, ma Chigasaki non sembra neanche farci caso...
lei piuttosto volge lo sguardo a est alla ricerca della sua vera anima protettrice ... il monte Fuji, Fuji san...

lui si mostra, imponente e silenzioso, tra le nubi e sembra chiedere al suo popolo contemplazione e rispetto... come solo un dio può pretendere...

Mentre l'odore salmastro del mare inebria le mie narici (senza troppi sforzi direi, viste le dimensioni del mio naso) già dalla stazione di chigasaki..., Nagasahi è li pronto ad aspettarci all'ingresso della sua bottega...

Nagasahi vende attrezzature per il surf ed il bodyboard... e si da da fare (o come direbbe un finto scrittore... "sbarca il lunario..." puahhhhh...) impartendo lezioni a qualche povero gruppo di malcapitati:

oggi i malcapitati siamo noi!!!

Abbiamo deciso di prendere una giornata di lezioni di bodyboard come super beginners!!! alla modica cifra di 4000 yen... (25 euro circa)... ovvero Nagasahi oggi ha trovato i suoi polli!!!


Dopo aver tentato infruttuosamente una decina di volte di ripetere i nostri nomi... Furanicesco... Maddeo... Vinisenti... Nagasahi va a vestire i suoi panni da supereroe per iniziare la giornata di training tra le devastanti onde giapponesi ... quelle descritte dai dipinti di Hokusai.


E Nagasahi non ci delude: lo rivediamo coparire in perfetta tenuta da bodyboarder... anzi a dire il vero mi sembra proprio di averlo già visto da qualche parte... ma si è Patrick Duffy... proprio lui l'uomo di atlantide...


Eco dove era finito... non si era disperso negli abissi dell'ultimo episodio...

era finito qui in giappone a far uso delle sue doti per insegnare bodyboard alle giovani fanciulle giapponsi...

lunedì, settembre 03, 2007

The One... d.d.c. - d.a. 673.97



Phili, Aug 26th ...

ore 1:30 am... mentre raccolgo su un foglio di carta le emozioni di queste mie ultime due settimane. E' tardi, l'america della east coast sta gia dormendo mentre io provo a guardarla, forse sognarla, dalla finestra della mia camera...

domani un aereo accompagnerà il mio desiderio di emozioni nel letargo del mondo giapponese...
il vociare dei popoli che come una babele animano NYC cederanno il posto al cortese silenzio di Tokyo e al suo chaos calmo e quieto...

la vitalità genuina di un popolo che si sente tale pur non essendolo... cederà il posto all'armonia dei gyoen (parchi) giapponesi ... dove la perfezione non lascia spazio alle emozioni... dove la perfezione annichilisce le emozioni...

La mia mente vola rapida sulla vetta dell'Empire State Building... e il mio sguardo si sperde ... catturato da una stereoscopica vista della città... rapito dai suoi rumori e dal vento... che qui forte, mi schiaffeggia per ricordarmi quanto piena di vita è questa terra...
... mentre il sole lentamente scende e la città comincia ad accendersi di luci...


Phili, ore 2:30 am,

Finisco di annotare le mie emozioni ...
prima di andare a dormire...

domenica, agosto 12, 2007

San Lorenzo - d.d.c. - d.a. 616.43

Notte di agosto...

il nostro fuoco ancora illumina la spiaggia e il mare, mentre i nostri occhi sono rivolti al cielo... a caccia dei nostri sogni...
a caccia di una scia luminosa che li intrappoli, li protegga e li conservi per noi...

ci raccontiamo...

abbiamo tanti sogni, alimentati dall innocenza dei nostri anni...
e i nostri stupidi pensieri sembrano essere i piu importanti del mondo...
non conosciamo il nostro futuro... ma abbiamo forza ed energie per sognarlo, immaginarlo e volerlo...

e cosi
passiamo la notte disegnando nel cielo buio i nostri progetti
affinche tutti noi possiamo condividerli...

consegnamo i nostri sogni ad una notte di san lorenzo...
che forse non si ricorderà di tutti noi, che forse non si ricorderà di noi...

oggi 13 agosto 2007...

guardiamo ancora lo stesso cielo...
forse le stelle non hanno ancora accontentato tutti noi...

forse però quella notte di piu di dieci anni fa...
anche le stelle stavano sognando...

e forse stavano sognando di noi e della nostra amicizia...
quella che oggi 13 agosto 2007 ci tiene ancora tutti cosi uniti
e cosi intimamente vicini nonostante le distanze...

martedì, agosto 07, 2007

Ehi luna... d.d.c. - d.a. 600.00

...ehi luna,

ti osservo da lontano, ti sento pensierosa, inquieta e senza forze...

... e la mia mente torna veloce ad una notte...
in cui, come adesso, ti osservavo...

mentre, allora io... inquieto..., sfidavo il vento col mio volto
immerso nel rombo tonante della mia moto che attraversava nella notte un villaggio dopo l'altro...
fino a raggiungere il mare...

...ehi luna,

quel vento, quel rombo e quel mare accompagnavano le mie inquietudini...
... tempravano le mie forze...

...ehi luna,

oggi sei tu triste... stai temprando le tue forze...
pronta per rinascere sorridente e luminosa come io amo vederti...

sabato, agosto 04, 2007

Sulle sponde del lago... d.d.c. - d.a. 591.78


kawaguchiko...
sul terrazzo di un ryokan, con la pioggia che batte...
immersi nella vasca del nostro onsen condividiamo i nostri pensieri con la luna

mentre Fuji-sama... nascosto li... da qualche parte, dietro le nuvole, ...
imponente e silenzioso ci osserva...

venerdì, agosto 03, 2007

discussing about the japanese culture... d.d.c. - a.d. 589.04

Intercity Tower A, ore 10:30...

... di un qualsiasi venerdi di questo anno 2007...

"last order, kudasai"
è l'invito, gentile come di consueto, della cameriera del ristorante che ci avvisa che la cucina sta per chiudere: resta spazio solo per un ultimo ordine...

interrompiamo la nostra conversazione per ordinare ancora un po' di tofu... giusto intermezzo tra un sorso di shochu e le nostre chiacchiere serali...

gia' le chiacchiere serali...

ricordo quando, appena una settimana fa, Ai mi ricordava quanto importante fosse bere e mangiare per i giapponesi... l'isakaia è il luogo per eccellenza in cui socializzare. E' il luogo in cui i ragazzi giappoesi conoscono le prime ragazze, il luogo in cui gli amici si scambiano le idee sulle donne, quello in cui i colleghi si sfogano con i loro capi... quello in cui le donne si scambiano i sogni sul loro uomo ideale...

e quando ho chiesto ad Ai: "ma perchè sempre ubriachi?"... lei candidamente mi ha risposto: "... perchè possiamo sentirci liberi di parlare... di raccontarci... senza inibizioni e giudizi"

e mentre me ne parlava, i suoi occhi brillavano, mentre i miei erano un po' sorpresi e increduli...

sguardo di gaijin, il mio, che probabilmente ha capito ancora poco di questa terra e delle sue regole...

che probabilmente si è sforzato poco di capire...

Eppure questa sera qualcosa mi ha colpito... qualcosa mi ha fatto pensare...

no... non è stato lo scoprire la differenza tra la preparazione del sake (fermentato) e quella dello shochu (distillato) e della loro provenienza (riso, patate o grano)....

ne tantomeno sapere che le geometriche disposizioni ad incastro dei pannelli rettangolari che compongono un tatami... altro non servono che a minimizzare i punti di potenziale debolezza di questa pavimentazione...

e neppure lo scoprire come le tempeste che si originano nelle filippine, crescano per poi trasformarsi in tifoni e raggiungere il giappone secondo dei percorsi ben definiti dallo scorrere delle stagioni...

quando pero' la mia curiosità mi ha spinto a chiedere...
"ma come fa il giappone a sopravvivere senza risorse naturali... niente petrolio, gas, carbone...?"

la risposta, così semplice e spontanea, mi ha lasciato senza parole...
"... ma la nostra forza è la gente..."

125 milioni di persone... con una cultura millenaria... che forse fino ad oggi ho osservato dalla prospettiva sbagliata... dalla mia...

sono le 11:30 e qui la notte è già calata da qualche ora sulle teste dei miei commensali...
... mentre in italia è ancora giorno...
mentre sulla mia testa fa ancora giorno...

domenica, luglio 15, 2007

mercoledì, giugno 27, 2007

parlami ancora o luna... d.d.c. - d.a. 484.93

Ciò che di me sapeste
non fu che la scialbatura,
la tonaca che riveste
la nostra umana ventura.


Ed era forse oltre il telo
l'azzurro tranquillo;
vietava il limpido cielo
solo un sigillo.


O vero c'era il falòtico
mutarsi della mia vita,
lo schiudersi d'un'ignita
zolla che mai vedrò.


Restò così questa scorza
la vera mia sostanza;
il fuoco che non si smorza
per me si chiamò: l'ignoranza.


Se un'ombra scorgete, non è
un'ombra - ma quella io sono.
Potessi spiccarla da me,
offrirvela in dono.


Attende la terra,
in questo mio vagare,
la mia figura,
che leggera nell'aria fluttua,
osservando lo scorrere del giorno e della notte.


Attende la terra,
in questo mio vagare,
la figura mia,
non più leggera,
per potermi infine sfiorare.



giovedì, giugno 14, 2007

Moonstruck - d.d.c. - d.a. 452.05





Moon ...

... do you know about me? ...

Love don't make things nice. It ruins everything. It breaks your heart. It makes things a mess. We aren't here to make things perfect. The snowflakes are perfect. The stars are perfect. Not us. Not us! We are here to ruin ourselves and to break our hearts and love the wrong people and die.

... dedicated to all those persons that wait the night for a moon's smile...

giovedì, giugno 07, 2007

viaggio in italia - d.d.c. - d.a. 435.61


E' appena terminata la mia visita in Italia...

... ed è stato come tuffarsi inaspettatamente in un turbine di emozioni ...
... incantato dal respiro dei miei paesaggi resi vivi dalle voci e dall'affetto della mia gente...

così ... come un novello signor Mueller.

ed è proprio nelle sue parole... così distanti nel tempo, che si nasconde l'immutabilità di questa terra...

"senza conoscere la Sicilia, non ci si può fare un’idea dell’Italia. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto”

"L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade,
ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole.
Onestà tedesca ovunque cercherai invano,

c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina;
ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida,

e i capi dello stato, pure loro, pensano solo
per sé".

lunedì, maggio 28, 2007

I have a dream - d.d.c. - d.a. 405.48

I still have a dream. It is a dream deeply rooted in the American dream.

I have a dream that one day this nation will rise up... live out the true meaning of its creed. We hold these truths to be self-evident that all men are created equal.

click on the post title if u want know more

domenica, maggio 27, 2007

Bed of Roses - d.d.c. - d.a. 402.74

"Still stuck in a Middle age... still waiting for a lady to save, for a castle to defend...
was the knight looking for, riding his horse alone for a long, long way...

it was the land of the loire... where a sword was the only law people wants hear..."

- Michel Dremon - Stories of knights, ladies and dragons - Paris, 1813



sabato, maggio 26, 2007

On the fly... - d.d.c. - d.a. 400.00

Mylae... Anno del Signore 2007...

dopo un lungo ed estenuante volo sui cieli di asia, russia ed europa tocco nuovamente terra a Paris e subisco il primo consueto impatto dopo l'uscita dal perfetto e asettico mondo giapponese...: il contatto con l'imperfezione e l'approssimazione... il contatto con quello stile di vita che noi occidentali amiamo definire flessibile... indicazioni contraddittorie in aeroporto, personale poco cordiale e poco interessato ai problemi dei passeggeri... anzi quasi disturbato dai problemi dei passeggeri...

comincio allora a ricordarmi che sono in europa... e che dunque se ho un problema devo trovare io il modo di risolverlo...Non sono piu' in giappone dove se ho un problema la persona dietro il bancone dell'ufficio se ne preoccupa fino a risolverlo...

Mi sono tanto lamentato dell'asetticità giapponese che questa è la lezione che mi merito: snobbato dalla bigliettaia del TGV che mi dice: "non ci sono piu' treni per la sua destinazione... quindi si arrangi!"

Uhao!!!

Per fortuna non tutti i geni del mio DNA europeo (anzi siciliano) sono stati annientati dalla terapia di vita giapponese; quindi chiamo rapidamente a raccolta tutti quelli che fino ad ora sono sopravvissuti: "geni questa é la vostra occasione di riscattarvi da sei mesi di assoluta inoperosità... dunque è questa l'ora di rimetterci al lavoro"

E così sia... è la risposta dei miei geni. Mettiamo in atto il programma con i seguenti passi:

n.1 - pernacchione alla bigliettaia francese
n.2 - entrata in possesso della mappa
n.3 - i miei geni avviano il loro speciale algoritmo di ricerca, denominato "minchia che culo", per identificare la via piu' breve per arrivare alla gare de Lyon, dove un treno ci aspetta (me e il mio esercito di geni) per raggiungere la meta: Tours...

Arrivo cosi' alla Gare de Lyon dove finalmente riesco a pagare il mio biglietto per Tours... e, nel paese dei velocissimi TGV, riesco ad essere uno dei pochi esseri viventi che si sposta in treno a bordo di un locale che viaggia alla media di 40Km/h...

Benvenue en Europe...

...é l'ironico cartello che mi saluta non appena lascio la gare de Lyon

mercoledì, maggio 16, 2007

Lavori in corso... d.d.c. - d.a. 369.86

E' una mattina come tutte le altre quella che mi appresto a vivere oggi...

e come ogni giorno dopo la mia consueta doccia, e dopo il mio caffè americano che comincia a svegliarmi mentre meticolosamente stiro la mia camicia...
... metto il naso fuori da casa mia (ahimè, date le dimensioni anticipa mani e piedi!!!) per vedere cosa mi racconta di nuovo, oggi, tokyo.

La mia tabellina attaccata dietro la porta d'ingresso, mi dice che oggi posso gettare solo bottiglie e lattine nell'immondizia... e così tra le mille buste raccolte in casa seleziono quella giusta... dopo una settimana mi ci ero affezionato... quindi al momento di gettarla le dico addio e mi scappa una lacrimuccia...

la settimana passata ho fatto la stessa cosa con le uova marce!!!!

Lo spazio che mi separa dalla stazione è davvero poco... meno di un chilometro... ma è lo spazio sufficiente per apprezzare una città al suo risveglio...

appena espletati i servizi della nettezza urbana mi trovo immerso in un flusso di giovani marmotte che finiscono per trascinarmi nella loro direzione... sono gli scolaretti giapponesi delle elementari...

camminano seguendo una lunga fila indiana da casa fino a scuola, man mano inserendosi in questo lungo serpentone... uno dietro l'altro ordinati come delle formiche lungo il loro sentiero...
tutti con la stessa divisa, bermuda o gonna blu e camicia bianca... sia estate o inverno non fa differenza... cartella rigorosamente rettangolare sulle spalle... per inciso credo sia la stessa che usavano i loro trisavoli qualche centinaio di anni fa... ed infine cappello giallo canarino a falda larga per proteggersi dal sole...

mi accompagnano fino a scuola dove finalmente mi lasciano libero... in mezzo a loro sembravo proprio il brutto anatroccolo.

Nel frattempo, attirato come ulisse dal canto di una sirena... che però è la versione giappo-femminile di mussolini, dò una sbirciatina al cortile della scuola...

qui un centinaio di bambini, ordinati in uno scacchiere perfetto, stanno eseguendo i loro quotidiani esercizi ginnici col cerchio mentre una maestrina, tutta impettita ed in uniforme militare da ginnastica, sta dirigendo a gran voce le grandi manovre ritmate dal gong di un grande tamburo manovrato da un'altra giovane marmotta.

ogni giorno da cinque mesi assisto sempre a questa scena

Comincia a sorgermi il dubbio che io non sia a tokyo nel 2007 ma nel lontano 1936... e quallo che vedo davanti ai miei occhi sia la preparazione atletica per le olimpiadi di berlino 1936...
l'incubo dell'asse ROma-BERlino-TOkyo (per gli amici l'asse "Roberto") mi mette un pò di soggezione...

Ancora scosso dai miei pensieri, mi imbatto nel solito cantiere di lavori in corso che da ormai quattro mesi invade il marciapiede che mi separa dalla stazione...
dopo quattro mesi sono riuscito a capire che i 7 operai interessati nelle operazioni stanno sistemando un tombino...

questo manipolo di arditi, comandati dal gerarca okiimizumii (grande lago), animati da incommensurabile spirito patriottico si appresta ogni giorno ad attaccare il rosso tombino bolscevico...
...con perfetta uniforme da soldatini playmobil, il manipolo risulta essere ben equipaggiato in armi e ben istruito in strategia militare. E ciò è evidente dalo schieramento sul campo:
- 2 uomini paletta usano la loro paletta per dirigere il traffico pedanale e allontanare gli sguardi indiscreti
- 2 uomini led indossano un giubotto riempito di gigateschi led lampeggianti per allertare passanti e auto dell'imminente pericolo (... che io non ho ancora identificato)
- 2 uomini controllano le operazioni degli altri
- e infine un povero sventurato lavora sul tombino...

... giappone o italia... la storia è sempre la stessa... uno lavora e gli altri "arditi" stanno a fare un ka...







おはよう!スパンク Ohayou Supanku

venerdì, maggio 11, 2007

giovedì, maggio 10, 2007

Havana Club... d.d.c. - d.a. 358.90

giusto un giorno dopo aver oltrepassato la date line inizia il mio viaggio a cuba...
nella terra scoperta per noi da cristoforo colombo... che qui pochi ricordano ormai.

il tempo deve aver avuto uno strano modo di scorrere qui... perchè nulla sembra appartenere al 2007 per come lo si intende nel resto del mondo occidentalizzato...

le sfavillanti pontiac anni 50 cariche di occupanti a bordo rombano con naturalezza tra le strade dell'havana e nei suoi dintorni... per poi sparire del tutto man mano che ci si allontana dall'autopista e ci si inoltra per gli stupendi paesaggi di campagna e per le bianchissime spiagge...

qui sono i bus trainati da cavalli a garantire gli spostamenti... e il roboante ruggito delle pontiac cede il passo al silenzio rotto a tratti dal trepitio dei loro zoccoli sull'asfalto o sulla terra battuta...

correggiamo la rotta del nostro viaggio mediante l'aiuto dei viandanti che ovunque, anche nelle lande più sperdute, aspettano... forse il passaggio di un mezzo pubblico... forse più semplicemente aspettano... e basta...

e puntiamo così verso la prossima città...
senza una meta precisa...
... senza nessuna certezza ...

se non quella di assaporare a pieno la semplicità di un popolo da sempre felice...
cui le vicessitudini della storia, dagli hispanici ai sopravvissuti al grande freddo, nulla hanno potuto nel cambiare le abitudini di questa gente

ed è così che anche noi proviamo ad assaporare, per questa breve eternità, la sensazione di una felicità ormai perduta...

Hola Amigos... Hasta la Victoria (della vita) Siempre




martedì, maggio 08, 2007

walking the date line - d.d.c. - d.a. 353.42





Ho sentito il vento soffiare sulle vele della mia nave

spingendola nella direzione del sole nascente...

mentre io, li sul cassero

assisto, impotente, al vano mio tentativo di manovrarne il timone...

corre veloce il mio vascello...
desideroso di anticipare l'arrivo del giorno prima...

corre veloce il mio vascello...
per aggiungere qualche ora al tempo che lo separa dal vecchio giorno
per aggiungere qualche ora al tempo che lo separa dal vecchio sole nascente

corre veloce il mio vascello...
ansioso di poter cancellare il frutto malefico del buio di questa notte che è già stata
ansioso di dominare il buio di questa stessa notte che di nuovo verrà...

corre veloce il mio vascello...
in direzione del sole nascente...

in attesa di un nuovo sole nascente...
che già è stato

in attesa di uscire dal buio con un vecchio dolore estirpato...

International Date Line

The International Date Line is an imaginary line which runs from the North Pole to the South Pole and is 180° away from the Greenwich Meridian.

There is much confusion about why each new day starts in Greenwich but not at the International Date Line.

The International Conference in 1884 deemed that there would be a single Universal Day and that this would begin at mean midnight at Greenwich.

Twenty five time zones were established to the east and west of Greenwich with the International Date Line lying along the 180° line of longitude. The line deviates in places to avoid crossing any land. Along this line the calendar moves into a new day but only in local time, which is measured relative to Greenwich Mean Time.

People who live on the International Date Line move their clocks (and calendars) into a new day 12 hours before the Universal Day officially begins in Greenwich.

venerdì, aprile 20, 2007

The logical song d.d.c. - d.a. 301.37


Lunga settimana trascorsa a ovest... passando per osaka, nagoya, himeji e kyoto... sfiorate con lo sguardo... e in attesa di una nuova visita per conoscerle più a fondo... quando non passerò da qui solo per lavoro.

Lunga settimana trascorsa insieme ai miei compagni di viaggio... uno strano assortimento degno delle migliori barzellette italiane...:

c'erano un giapponese, una cinese-americana e un italiano... è così che inizia il viaggio di questa settimana a bordo dello shinkanzen che ormai è divetato una seconda casa, tanto è il tempo che ci passiamo sopra; e del resto il confort a bordo di questo "bullet train" è unico... e come sempre è amplificato dalla gentilezza del personale...

partenza alle otto di mattina con destinazione himeji, prima tappa della nostra settimana... ho un
sonno incredibile... la sera prima ho fatto tardi a causa di una cena con i colleghi... che come sempre si è prolungata fino a tarda notte tra boccali di biru (birra) e sake...

... inizia la barzelletta: il giapponese ha perso il treno... non ce l'ha fatta ad alzarsi dopo la cena della sera prima. Poco male, ci raggiungerà direttamente alla meta finale... nosnostante himeji si trovi a 500km da tokyo è possibile trovare uno shinkanzen ogni 15 minuti...

io già pregusto le mie tre ore di sonno sulla mia comoda poltrona... mai idea fu più sbagliata... dimenticavo che agata (la cinese-americana... che probabilmente ha parenti anche a catania, dato il nome), dicevo dimenticavo che agata è una vera e propria macchinetta e che quando inizia a parlare è impossibile fermarla.... e così infatti è!!!! Addio sogni per me...

Agata sta studiando giapponese e tra una pagina e l'altra del suo book mi racconta parte della sua vita, di quando più di 40 anni fa si trasferì con la famiglia negli states e di come la sua vita li sia cambiata in meglio... verrebbe quasi da dire che agata "ha trovato l'america".

Nelle nostre discussoni finiamo per parlare dei diversi modelli di business nel mondo... così diversi tra europa, giappone e stati uniti... mi racconta delle sue precedenti esperienze lavorative in altre semiconductor companies... e di come la sua carriera sia cresciuta in modo programmato...

... infatti ogni compagnia americana che si rispetti pensa alla carriera dei propri giovani rampolli... i più promettenti. E decide di farli seguire da un "mentore" che si prenderà cura della loro carriera... uahoooo...

le dico: da noi in italia esiste anche, ma ha un nome un pò diverso... si chiama raccomandazione ... e il ragazzo promettente si chiama leccaculo...

credo non abbia capito a fondo la differenza...

beh in ogni caso... questa è un'altra dimostrazione di quanto non riusciamo a far tesoro del nostro passato... chissà cosa penserebbe oggi Ulisse, se qualcuno gli dicesse che quel suo amico Mentore, scelto da lui per seguire l'educazione di Telemaco durante la sua lunga assenza per la guerra di Troia... oggi non è più un greco, un europeo... ma bensì un americano... e che nella nostra europa tutti si sono dimenticati del significato di guida saggia... precettore...

troppo impegnati a consumare il presente per pensare al futuro...
troppo impegnati a pensare a se stessi per ricordarsi dell'importanza di chi ci seguirà...

abbandonato nelle mie riflessioni, trovo spazio per qualche minuto di riposo...

e prendo appunti per le prossime note del mio diario di bordo...

- big mouth contro tutti...
- himeji white castle e ciabatte
- chinese girls vs japanese man
- piscina e puffi
- playmobil nelle fabbriche
- fermi a prendere il gelato sulla lapa
- nano nano... e le domande in giappone
- finally... the pen is on the table!!!!


When I was young, it seemed that life was so wonderful,
A miracle, oh it was beautiful, magical.
And all the birds in the trees, well theyd be singing so happily,
Joyfully, playfully watching me.
But then they send me away to teach me how to be sensible,
Logical, responsible, practical.
And they showed me a world where I could be so dependable,
Clinical, intellectual, cynical.

There are times when all the worlds asleep,
The questions run too deep
For such a simple man.
Wont you please, please tell me what weve learned
I know it sounds absurd
But please tell me who I am.

Now watch what you say or theyll be calling you a radical,
Liberal, fanatical, criminal.
Wont you sign up your name, wed like to feel youre
Acceptable, respecable, presentable, a vegtable!

At night, when all the worlds asleep,
The questions run so deep
For such a simple man.
Wont you please, please tell me what weve learned
I know it sounds absurd
But please tell me who I am.

giovedì, aprile 12, 2007

Dentro ad un sogno d.d.c. - d.a. 279.45



ore 2pm... abbandonati nella nostra provvisoria alfa 147 che ha accompagnato i nostri sogni da roma a reggio emilia attraverso la A14... spendiamo questa notte...

campovolo è li davanti a noi con i suoi riflettori ancora accesi per indicare la strada del ritorno a chi ha goduto della vita per poche ore, per pochi attimi...

un flusso perpetuo di anime torna alla vita reale con un pizzico di nostalgia per le ore appena spese... e noi, attraverso i finestrini della nostra alfa 147, ... attraverso i nostri corpi stanchi... ci rendiamo testimoni di un evento unico...

... per le anime che ci passano davanti tra i prati che circondano campovolo...
... per le anime che attendono un nuovo giorno... li in mezzo ai prati di campovolo...

... i nostri sogni ci raccontano di un viaggio lungo un'intera giornata... nel tentativo, condiviso da duecentomila anime, di raggiungere per la medesima via il concerto...

... i nostri sogni ci raccontano di un viaggio non ancora terminato... nel tentativo di trovare una via...

... i nostri sogni ci raccontano di marlon brando... di terry malone... mentre da un vecchio maggiolone guardando fronte del porto la nostra donna sussurra... "... questa sera voglio far l'amore... prima però portami a sognare "

abbandonati nel calore della notte nella nostra provvisoria alfa 147... sognamo di un sogno che vorremmo non finisse mai...

sabato, aprile 07, 2007

Note dalle mie ultime letture - d.d.c. - d.a. 268.49


"quando ho letto queste note per la prima volta, queste non erano ancora in forma di libro e io non conoscevo la persona che le aveva scritte. Ero molto giovane allora e immediatamente mi identificai in quest'uomo che aveva narrato le sue avventure in un modo così spontaneo. Naturalmente, come continuai a leggere, cominciai a vedere più chiaramente chi era questa persona e fui molto felice di essere sua figlia.
Per dire la verità, dovrei dire che più leggevo queste note più amavo quel ragazzo che mio padre è stato. Non so se condividerete questi stessi miei sentimenti, ma mentre stavo leggendo ho conosciuto meglio il giovane ernesto, l'ernesto che lasciò l'argentina per l'avventura e i suoi sogni... e il giovane uomo che scoprì la realtà del nostro continente, continuando a maturare sotto l'aspetto dell'essere umano a sotto l'aspetto sociale.
Lentamente i suoi sogni e le sue ambizioni sono cambiate... E' cresciuta la sua consapevoleza del dolore di molti altri acconsentendo a far divenire quel dolore parte di se stesso.

Il giovane avventuriero, la sue conoscenze e la sua grande capacità di amare mostrano come la realtà, se propriamente interpretata, può permeare l'esistenza umana al punto di cambiare il proprio modo di pensare.

E' questo l'uomo che ho conosciuto, l'uomo che ho amato intensamente per la forza e la tenerezza che ha dimostrato nel percorso che ha vissuto"
Aleida Guevara

Shanghai: Appunti di viaggio - d.d.c. - d.a. 265.75

Shanghai, ultimo giorno di questo viaggio... che anche questa volta, come l'anno scorso, si rivela un viaggio nella cultura di un popolo... che anche questa volta, come l'anno scorso, lascia un segno positivo nella mia mente... nonostante gli estremismi cui a volte questo popolo è sottoposto...

... per fortuna le idee di un popolo quasi mai coincidono con quelle dei suoi governanti... anche quando questi governanti sono l'espressione stessa di una classe proletaria, dei suoi ideali, delle sue lotte, delle sue agognate rivoluzioni...

il potere e il desiderio di cambiare le sorti di un popolo povero e vittima di soprusi... spesso cambia il senso ultimo delle lotte sociali e delle rivoluzioni e inverte gli obiettivi... utilizzando i soprusi come mezzo per ottenere la libertà di un popolo... utilizzando la dittatura in nome della libertà e dell'uguaglianza, ...utilizzando la dittatura in nome della equa distribuzione delle ricchezze....

... per fortuna le idee di un popolo sono sempre dettate da bisogni essenziali, e come tali sono genuine ed innocenti... pure...

... nessuna dittatura, nessun regime corrotto, niente può cambiare queste idee se non il soddisfacimento di questi bisogni essenziali...

così... nonostante l'assenza di libertà che a volte si percepisce in modo più o meno evidente in questo paese... ciò che più colpisce i miei occhi... è la semplicità di questo popolo, di queste "persone"...

Richard è uno di loro... (spesso i cinesi che lavorano per compagnie occidentali scelgono di adottare un nome occidentale, richard non è un'eccezione a questa regola)...

abbiamo speso un pò di tempo assieme e condiviso qualche pranzo ...

... insomma il tempo sufficiente per poter estendere le nostre conversazioni al di fuori dell'ambito lavorativo...

e parlare un pò della cina, dell'occidente e più in generale del nostro futuro, delle nostre ambizioni, delle nostre speranze... le speranze di due uomini così lontani, divisi dalle enormi differenze delle nostre culture... ma così vicini... accomunati dagli stessi desideri essenziali...

così richard ha cominciato a parlarmi della sua famiglia e della sua piccola figlia... l'unica che gli è concessa dal governo che ha deciso di adottare una politica di restrizione delle nascite... un solo figlio per famiglia...

certo, mi dice..., qui da noi il figlio maschio per molti è ancora qualcosa di importante, così alcune famiglie sfidano i controlli del governo e hanno più di un figlio...
... una volta, fino a quindici anni fa, queste famiglie venivano severamente punite... gli veniva bruciata la casa e la famiglia restava in mezzo ad una strada...

...oggigiorno i controlli sono un pò meno severi...

per quanto riguarda le punizioni... se si scopre che hai infranto una regola (quella di avere più di un figlio ad esempio)... ti trovi inserito nel libro nero del governo... la tua carriera è sempre controllata (gran parte degli impieghi sono legati ad aziende statali o al governo direttamente) e ogni prospettiva di crescita è negata.

poi se sei un importante politico o una star il gioco è fatto, basta pagare sottobanco per ogni figlio in più che hai... e tutti sono contenti...

richard vorrebbe un altro figlio, ma sa che non può permetterselo... mi racconta che suo padre e sua madre hanno un piccolo podere a qualche centinaio di chilometri da shanghai...
... o meglio coltivano un podere per conto del governo (la proprietà terriera è stata abolita in cina) che dunque può decidere quando e come toglierglielo loro.

In ogni caso a breve i genitori smetteranno di lavorare... ma, come tutti i cinesi, non percepiranno pensione poichè non è prevista dal governo... perdippiù richard ha anche un'anziana nonna che vive con i genitori... e la stessa cosa succederà per i genitori della moglie

"chi penserà a questa gente?" gi chiedo...

"ovviamente io"... mi risponde lui... "ecco perchè non posso minimamente pensare di avere un altro figlio... anche se lo desidero... non sò adesso come fare con questa famiglia... sarò costretto a lavorare per una generazione che è già passata... senza poter pensare a quella che verrà"...

allo stesso tempo, però, richard è fiero di essere cinese... della lunga, millenaria, storia di questo popolo... mi racconta degli immensi tesori che sono ancora conservati da questa vastissima terra... nonostante il vandalismo dell'ultimo regime, che nel tentativo di cancellare più di tremila anni di storia in un sol colpo ha dedicato parte dell'ultimo secolo alla metodica distruzione di edifici, tombe e soprattutto templi...
che ha persino cambiato colore a questa terra... ritinteggiandola di rosso...

ma adesso le cose sembrano cambiare... il governo ha capito l'importanza dei propri tesori e li sta rivalutando con colossali opere di ricostruzione.

Nel frattempo io e richard siamo in taxi... lui mi fa vedere dove ha preso casa... non lontano dall'ufficio... ossia molto distante dal centro di shanghai... ma va benissimo perchè i prezzi delle case sono molto più bassi...

e capisco anche che richard è molto aggiornato sulla materia perchè ad ogni km mi aggiorna sul prezzo degli appartamenti... "vedi il prezzo è di 13000 RMB per metro quadrato..., ma dopo l'incrocio il prezo sale a 16000 RMB"... e continua l'aggiornamento per tutta la tratta percorsa dal taxi... almeno 50km...

un pò come Benjamin Buford Blue... o, come tutti lo chiamano, Bubba che in Forrest Gump sa tutti dei gamberi (...anyway, like I was sayin', shrimp is the fruit of the sea. You can barbecue it, boil it, broil it, bake it, saute it. Dey's uh, shrimp-kabobs, shrimp creole, shrimp gumbo. Pan fried, deep fried, stir-fried. There's pineapple shrimp, lemon shrimp, coconut shrimp, pepper shrimp, shrimp soup, shrimp stew, shrimp salad, shrimp and potatoes, shrimp burger, shrimp sandwich. That- that's about it.)



chissà forse con la sua esperienza un giorno richard si butterà nel settore immobiliare e farà i soldi... cosiccome Bubba fece con i gamberi... magari potrei seguirlo... idea da non sottovalutare...

Fierezza mista a dignità e umiltà... ecco quello che ho visto nei richard che ho incontrato questa settimana... in quelli che avevo già visto l'anno passato...

fierezza mista a dignità e umiltà che ho letto negli occhi di richard, quando stringendoci sinceramente la mano ci siamo salutati... mentre lui mi regalava un grande sorriso, quello del popolo cinese...

lunedì, aprile 02, 2007

The Bund d.d.c. - d.a. 258.43






è passato appena un anno dal mio viaggio in China... ed eccomi di nuovo qui, in quella che fu la mia ultima tappa del viaggio dell'anno scorso. Nuovamente di fronte a questo spettacolo di modernità in contrapposizione al passato glorioso che fu di shanghai... con il fiume Huangpu in mezzo a separare idealmente le due facce di questa città: è questo il Bund.
La zona più bella di Shanghai... quel lembo di terra che fino al termine del XIX sec. rappresentava il segno della penetrazione del mondo occidentale nella terra del sol levante ...
Questo era il regno delle Concessioni straniere istituite subito dopo la guerra dell'oppio e con cui i cinesi "concedevano" per l'appunto agli stranieri (prima gli inglesi, ma poi a seguire francesi, tedeschi, americani, belgi...) la possibilità di disporre del porto fluviale di shanghai per i propri scambi commerciali... era il primo passo della caduta del grande impero cinese... quello raccontato da Bertolucci nell'ultimo imperatore...
Il segno di quella magnificenza resta oggi negli innumerevoli edifici sedi delle diplomazie occidentali... in quei palazzi che facevano a gara nell'esibire la loro altezza in segno di una manifesta supremazia nei confronti delle altre nazioni...
è così che, guardando attentamente i palazzi, si nota come essi siano il risultato di opere successive di edificazione, l'una sopra l'altra a volte con dettami stilistici contraddittori, nel tentativo di compensare nel tempo il divario che probabilmente li separava dai vicini edifici...
l'effetto visivo finale, quello che stasera appare davanti ai miei occhi, è quello di tanti strani edifici ciascuno dei quali mostra contemporanemante linee barocche, gotiche, romaniche, neo classiche... ma tutti accomunati da un unico comune denominatore... il pennone in vetta nel tentativo estremo di raggiungere la massima altezza...
nel frattempo mentre sto scrivendo vedo anche l'altro lato della cina... quello che è nascosto a noi, ma soprattutto... quello che è nascosto ai cinesi... dai loro governanti... o forse dovrei dire dai loro pseudo-dittatori...
sto cercando sul web notizie più dettagliate sul Bund per evitare di affidarmi solo alle mie sensazioni e ai racconti popolari (che per inciso mi esaltano più della storia scritta e riscritta)...
quale migliore fonte se non wikipedia!!!
Faccio il primo tentativo... e non riesco a collegarmi... ci riprovo per un pò di volte; poi comincia a sorgermi il dubbio... cerco altri termini ma il risultato non cambia...
e mi si accende una lampadina (o forse un cero funebre ...visto che qui è morta la libertà): dalla cina non è possibile accedere a wikipedia!!!!!! La fonte di informazioni più ricca e libera del web è inaccessibile dalla cina...
come dire che la libertà è inaccessibile dalla cina...
... questo è il mesto epilogo della mia serata...
non mi resta che andare dormire... provando a sognare la libertà... almeno questo ai cinesi sarà concesso.


sabato, marzo 31, 2007

My Cherry Blossom time... d.d.c. - d.a. 246.57

... e questo è il seguito al precedente post...

il Sakura di un gaijin...

Shinjuko gyoen
è uno dei punti di riferimento per praticare l'hanami... così ho deciso di spenderci un paio di ore tendando di camuffarmi da giapponese...

Così imboccata la West Exit della stazione di shinjuko provo ad interpretare le mappe giapponesi per raggiungere il parco... assolutamente certo di aver preso la giusta direzione... mi trovo in mezzo al quartiere dei pacinko e prostitute... poca gente ancora all'opera, ma tutti si stanno preparando per la sera...

ooh ooh.. mi sa che la strada non è quella giusta...

decido di sfoggiare il mio giapponese e chiedere informazioni; incontro un poliziotto o pseudo tale... visto che qui tutti hanno la stessa divisa (postini, guardie giurate, poliziotti...)
e gli chiedo:

Shinjuko gyoen o doku desu ka

mai idea fu più sbagliata...

lo pseudo poliziotto, capisce che capisco il giapponese... e inizia ad indicarmi la strada corretta... parla per 5 minuti filati senza guardarmi, concentrato nella descrizione del percorso da indicarmi...
... capisco solo che ero da tutt'altra parte... ma non ho il coraggio di dirgli che non ho capito assolutamente cosa mi ha detto... quindi ringrazio con un convintissimo

arigato gosaimasu

e vado via... lui mi guarda e mi dice qualcosa in giapponese... non capisco le parole, ma il significato è chiarissimo:
"non de qi... de li, pirla!!!"

Cherry Blossom time... d.d.c. - d.a. 246.57



E' tempo di Sakura per i nihonjin... x i giapponesi, ossia è tempo della fioritura dei ciliegi... la cherry blossom: è questo che letteralmente significa Sakura, e noi gaijin proviamo ad assaporare le stesse senzazioni dei padroni di casa...

La sensazione in effetti è molto forte... ci si sveglia un m
attino e come d'incanto tutti i ciliegi sono in fiore... e muovendosi per strada, entrando nei piccoli e grandi parchi... o semplicemente osservando la città dai finestrini di un treno della metro, ci si trova immersi in un quadro impressionista... in cui i petali dei fiori, con le loro gradazioni di colore che si muovono dal bianco al rosso con una forte predominanza di rosa, sembrano voler esaltare le forme, smussare i contorni degli edifici... mentre si muovono nell'aria leggeri, trasportati dal vento...Per una settimana o poco più il giappone vive un'atmosfera davvero surreale... improvvisamente il motore delle emozioni di questo popolo così freddo nell'animo... si accende...

e il giappone cade nella trance dell' hanami, letteralmente l'osservazione della sakura... l'arte di guardare la fioritura dei ciliegi...

le strade si riempiono di fiumi di persone che scivolano seguendo la direzione dei parchi più grandi, dove la sakura è più bella da vedere... i parchi si riempiono ed è persino permesso distendersi sui prati e addirittura mangiare, cosa assolutamente proibita durante tutto il resto dell'anno.

Nella notte che precede il primo sabato di sakura, gli uomini usano riunirsi nei parchi portando con se un cuscino per riposare... vi passano qui tutta la notte bevendo... forse ubbriacandosi... in attesa del giorno successivo... quando attenderanno le loro mogli e i loro figli per spendere tutta la giornata mangiando e ancora bevendo... mostrando loro il posto che sono riusciti a conquistare nella lunga attesa di una notte... è un rito che si consuma da secoli... un rito che, una volta l'anno, restituisce il parco ai giapponesi... liberi di viverci dentro per una settimana... poi tutto ritornerà alla normalità... e anche il parco tornerà ad essere uno splendido museo all'aperto, intoccabile ed etereo ... come il giappone...

venerdì, marzo 23, 2007

Elvis is still alive - d.d.c. - d.a. 22.46


Quello che può capitare a Tokyo difficilmente si può incontrare in altre città del mondo...
Una lunga giornata sta per finire dopo una cena di lavoro... è il momento di prendere un pò di relax; magari bevendo un bicchiere di cognac all'ultimo piano del Le Meridien, godendo, attraverso le sue ampie vetrate, della stupenda vista stereoscopica della città... illuminata di notte dalle sole luci dei suoi grattacieli... un panorama mozzafiato da gustarsi in un'unica soluzione spostando lo sguardo lungo i 360 gradi del piano orizzontale ed interrotto solo dal lungo pianoforte a coda in fondo alla sala...

Ammaliati dalla prospettiva di concludere la serata con questa stupenda vista di Tokyo, raggiungiamo l'entrata... dove ci aspetta il bellimbusto di turno, ambrogio: "sumimasen 4750 yen to enter"...
4750yen per entrare...??? sumimasen sto cappero!!!!

giriamo i tacchi e mestamente decidiamo di tornare indietro, quando ambrogio ci dice...: "però possiamo fare un'eccezione... potete entrare per bere"....

ma allura si curnuto!!!! è il nostro commento a voce alta; ambrogio ci voleva fregare 4750 yen cadauno... a un gruppo di italiani!!!!????

Entriamo e davanti al nostro ballons pieno per un quarto di cognac godiamo dell'evento della serata...

Elvis non è morto!!!!

E' vivo e vegeto davanti a noi e sta esibendo tutto il suo repertorio accompagnato da una band di giapponesi travestiti da country guys... con tanto di cappelli da cow boys e stivali con gli speroni....

Mentre Elvis si muove al ritmo di "shake, rattle and roll" il suo pubblico balla e canta in preda al delirio di fronte a lui...

già, il suo pubblico...

una trentina di sessantenni top manager insieme alle loro mogli, che abbandonati i rigidi canoni dell'etichetta giapponese... si lasciano trasportare da questo lascivo esempio di anticonformismo in pieno stile anni cinquanta... trasformandosi anche loro in tanti ElvisThePelvis nel tentativo di liberare al richiamo dei sensi i movimenti del proprio bacino...

Al centro della sala... il top manager dei top manager fuma il suo sigaro davidoff mentre dalla mano destra scivola il suo rolex emanando accecanti luccichii che offuscano lo splendore dei lampadari swarovski...

alla fine del concerto Elvis in persona ringrazia il top manager dei top manager e dedica un pezzo alla di lui signora...

tutti ringraziano e salutano con mille infiniti inchini il top manager dei top manager... mentre Elvis, ormai lontano dal centro dell'attenzione, scompare nel buio...

...e anche io, insieme al mio gruppetto, me ne torno a casa... con un unico dubbio:
ma chi mai sarà stato quel top manager dei top manager????

Misteri del business giapponese...

mercoledì, marzo 21, 2007

on the way of a new year... d.d.c. - d.a. 219.18



Life is bigger
It's bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh no I've said too much
I set it up

That's me in the corner
That's me in the spotlight
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh no I've said too much
I haven't said enough
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper
Of every waking hour I'm
Choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt lost and blinded fool
Oh no I've said too much
I set it up

Consider this
The hint of the century
Consider this
The slip that brought me
To my knees failed
What if all these fantasies
Come flailing around
Now I've said too much
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

giovedì, marzo 15, 2007

Ayabe - d.d.c. - d.a. 202,74


Ore 1:02am... la solita radio va in sottofondo... nel silenzio di casa, dopo due giorni passati tra le montagne e i fiumi attorno a Osaka e Kyoto a piu' di 500km da tokyo.

Qui in giappone le industrie scelgono di stare lontano dai grossi centri abitati per eviatare di essere sottoposte a regimi fiscali proibitivi... così capita che più è grosso il cliente che si sceglie di visitare più questo è in cu... ehm molto lontano e isolato (non dimentichiamoci che bisogna essere polite).

Noi chiaramente per renderci la vita semplice abbiamo scelto di visitare le industrie più grandi del giappone... ossia siamo andati veramente in quel posto di cui sopra:

due ore e mezza di shinkansen x raggiungere osaka... ancora in mezzo alla civiltà. Da qui abbiamo abbandonato il mondo della tecnologia giapponese per immergerci nella campagna nipponica in mezzo a boschi e torrenti...

finisce così che, paradosso dei paradossi, i più importanti centri tecnologici di questo paese si trovino laddove la tecnologia non è ancora apparentemente arrivata...

e ogni tanto capita anche qalcosa di sorprendente x un occidentale...:la visita in ciabatte. Provate a immaginare cinque bei (si fa per dire) giovanotti ben vestiti e incravattati... con un bel paio di ciabatte bianche in giro per gli uffici di una grande industria!!!!

E' questo lo stile utilizzato da alcune compagnie giapponesi che impongno di togliersi le scarpe prima di entrare (ma in compenso forniscono le ciabatte gratis).

Ma il pezzo forte del viaggio è kimi... il nostro accompagnatore ufficiale!!! Kimi è fantastico: arriva anche lui col suo bel vestito e la sua cravatta... insomma impeccabile se non fosse per il suo zainetto sulle spalle... che lo rende una specie di scalatore in giacca e cravatta...

le rughe sul volto sembrano volergli attribuire circa cinquanta anni... ma i suoi movimenti, i suoi gesti e il suo sguardo si attestano sui sedici anni...
aspettiamo vhe kimi contatti la compagnia da visitare... ci sta parlando per telefono...

ma che sta facendo...: "hajimemashite, hajimemashite" e si inchina guardando il telefono... noooooo, fa l'inchino al suo interlocutore telefonico come se quello lo potesse vedere... non ci posso credere...

non ho neanche il tempo di riprendermi dallo shock dell'immagine di kimi inchinato davanti al telefono che, arrivati davanti all'ingresso dell'industria, kimi è l'unico a non riuscre a superare il tornello... ci prova dieci volte ma il tornello si richiude ogni volta negandogli il passaggio... lui dice solo "ahh ahh ahh" e ci riprova... infine arresosi davanti allo strapotere dell'intelligenza del tornello nei suoi confronti... komi decide di fare un solenne inchino al tornello, chiedergli scusa "sumimasen", e col suo permesso, passare...

What a wonderful world - d.d.c. - d.a. 202,74




Dedicata agli amici... lontani... ma vicini e a tutte le promesse che hanno fatto al loro futuro... what a wonderful world


I see trees of green........ red roses too
I see em bloom..... for me and for you
And I think to myself.... what a wonderful world.

I see skies of blue..... clouds of white
Bright blessed days....dark sacred nights
And I think to myself .....what a wonderful world.

The colors of a rainbow.....so pretty ..in the sky
Are also on the faces.....of people ..going by
I see friends shaking hands.....sayin.. how do you do
Theyre really sayin......i love you.

I hear babies cry...... I watch them grow
Theyll learn much more.....than Ill never know
And I think to myself .....what a wonderful world

The colors of a rainbow.....so pretty ..in the sky
Are there on the faces.....of people ..going by
I see friends shaking hands.....sayin.. how do you do
Theyre really sayin...*spoken*(I ....love....you).

I hear babies cry...... I watch them grow
*spoken*(you know their gonna learn
A whole lot more than Ill never know)
And I think to myself .....what a wonderful world
Yes I think to myself .......what a wonderful world.

martedì, marzo 13, 2007

butaniku d.d.c. - d.a. 200,00


豚肉


caro COE è con immenso piacere che vi presento il porco giapponese... butaniku... letteralmente carne di maiale

si prega di non utilizzare buta con le ragazze... ha pressochè lo stesso significato del quasi omonimo termine italico...

that's all for this nite...

domenica, marzo 11, 2007

3... 2... 1... CONTACT d.d.c. - d.a. 191.78


Contatto.
Ristabilito segnale radio.

capitano kirk nuovamente in linea e con tanto appetito for destruction.

Late Sunday... comincio a vedere la luce del giorno... ma in realtà il giorno è già comiciato da un pò... sono le 12:00pm, fuori piove e sembra freddo...

provo a ricordare cosa ho fatto ieri sera... lentamente mi muovo tra le nebbie della mia mente e comicio a rivedere, a risentire a ricordare...

a g e h.. a... ageha ecco dove sono stato. Comicio a sentire l'assordante livello della musica che, appena svegliato, sembra martellarmi le tempie fino a farle esplodere... e comincio a vedere la moltitudine umana muoversi a ritmo di reggae, tekno, pop ...

le immagini continuano a bersagliare la mia mente come flash che appaiono e sompaiono seguendo i vertiginosi battiti della musica...

Finalmente ricordo ciò che probabilmente avevo voluto dimenticare...
sono le 6:30am e stiamo uscendo dal locale, stanchi dopo la bella serata... con l'unico desiderio di recuperare un letto al piu' presto...

ma ecco che manca il mitico "AAron il canadese"!!! Sta piovendo a dirotto e siamo inzuppati, siamo ai box... si proprio ai box...
è il megastanzone pieno di piccoli box a pagamento (300yen) dove ogni volta magicamente riusciamo a far rientrare dai 3 a i 5 giubotti violando sistematicamente almeno 3 leggi della fisica classica e una ventina di quella quantistica... miracoli del risparmio!!!

AAron il canadese non è un boscaiolo come tutti penserebbero, ma un ragazzo che ho conosciuto stasera tramite altri amici e con cui ho avuto la brillante idea di condividere il box...
idea che ho deciso di rendere ancora piu' brillante accettando di condividere il box anche con Rachel... la fuckin'girl (detta così perchè... ad ogni parola aggiunge almeno due fuck che raggiungono nell'ordine madri, persone, animali ed esseri animati in genere)...







lunedì, marzo 05, 2007

san-gatsu no shi-nichi desu... d.d.c. d.a. 172.60


... ovvero 4Marzo sulla terra,
mentre il diario del capitano annota...:
data astrale 172.60 ... li'... da qualche parte nell'universo, da qualche parte in una galassia sconosciuta.

Piove qui al #602 del Rafine building di Shibaura Minato-Ku, almeno cosi' sembra osservando le strade e i canali dalla mia grande finestra...
Fuori tutto tace; e il rumore della pioggia, lenta e costante, che continua a bussare sul vetro fa da sottofondo a questo silenzio interrotto a ritmi regolari dalla Monorail che d'improvviso compare come un faro nella notte... e in un istante scompare di nuovo dietro la sua scia.
Qui, mentre scrivo, mi fanno compagnia le note jazz di Broken Wing di Chet Baker...
watashi wa kyoo ban-gohan o uchi de hitoride to ku-ji han goro tomato soshite niku o tabemashita soshite wine o nomimashite...
... oggi ho cenato da solo a casa mia alle nove e mezza circa con carne, pomodoro e vino... mentre
ripassavo nella mente la mia ultima lezione di giapponese...
il mio teacherprofessorone si chiama Kikuchi... anzi kikuchi san... se qui non dai del san al tuo interlocutore quello si offende a morte... e guai a chiamarlo per nome!!!!
Solo per cognome... i nomi sono concessi a noi poveri gaijin, stranieri non degni di questa terra.
Quando il mio prof entra io mi presento come da manuale:
Hajimemashite. Francesco desu. Yoroshiku onegaishimasu.
Piacere di conoscerla. mi chiamo Francesco, spero che lei possa prendermi in considerazione in modo favorevole per il futuro... altrimenti mi suicido. Questo e' il modo gentilissimo (in english: polite) con cui i giapponesi si presentano ed io con tanto di lingua fantozziana lunga 3 metri mi immedesimo nella parte...
... tra l'altro con sta lingua da leccaculo in mezzo ai piedi la pronucia giapponese viene anche meglio!!!
Due note importanti:
- la i dopo la h va solo accennata ... dunque hajimemashite suona pressappoco cosi' hajimemashte.
- la u finale non si legge mai... dunque desu suona des
Se il mio teacher risponde
Hajimemashite. Kikuchi desu. Yoroshiku onegaishimasu.
allora vuol dire che sono sopravvissuto alla presentazione e si puo' andare avanti con la chiacchierata.
Quando si parla di se stessi non c'e' bisogno di aggiungere san... perche' altrimenti si da troppa importanza a se stessi e poca all'interlocutore e questo e' scortese (no polite)...
polite e no polite sono le due parole che sento piu' spesso qui in giappone... una vera ossessione.
Oggi il mio teacher ha deciso che deve obbligatoriamente sapere tutti i miei kazzi sulla mia giornata mangereccia di ieri!!!!
Cosi' comincia a chiedermi:
Hai fatto colazione ieri?
Francesco san wa, kinoo asagohan o tabemashita ka
Hai fatto pranzo ieri?
Francesco san wa, kinoo hirugohan o tabemashita ka
Hai fatto cena ieri?
Francesco san wa, kinoo bangohan o tabemashita ka
io vorrei rispondergli... ahh kikuchi san ma i kazzi tuoi mai ?(ci ho messo san cosi' e' polite)...
ma ancora non ho imparato a dire kazzi tuoi cosi' mi arrendo!!!!
Cosi' istintivamente gli dico Suika!!!! ma qui in giappone suika e' il nome del sistema di pagamento della metro... cosi' lui tutto contento mi fa vedere la sua tessera d'abbonamento Suika...
Sconfitto nell'onore di siculo provo a rispondergli in giapponese polite:
Ieri ho fatto colazione:
Watashi wa, kinoo asagohan o tabemashita
Ieri ho pranzato:
Watashi wa, kinoo hirugohan o tabemashita
Ieri ho cenato:
Watashi wa, kinoo bangohan o tabemashita
jia jia... (bene e allora... e' il professore che parla)...
A che ora hai mangiato ieri a colazione?
nan ji ni kinoo asagohan o tabemashita ka
A che ora hai mangiato ieri a pranzo?
nan ji ni kinoo hirugohan o tabemashita ka
A che ora hai mangiato ieri a cena?
nan ji ni kinoo bangohan o tabemashita ka
Minchia ma privacy niente ehh kikuchi san... e non ti posso dire manco suika se no mi esci di nuovo la carta dell'abbonamento...
alle otto. achi ji ni tabemashita
all' una. ichi ji ni tabemashita
alle nove. ku ji ni tabemashita
Dove hai mangiato ieri a colazione?
doko de kinoo asagohan o tabemashita ka
Dove ora hai mangiato ieri a pranzo?
doko de kinoo hirugohan o tabemashita ka
Dove ora hai mangiato ieri a cena?
doko de kinoo bangohan o tabemashita ka
a casa.
uchi de tabemashita
al terzo piano del palazzo dell'ST.
ST no buil no san kai de tabemashita
in un pub inglese a shinagawa.
Shinagawa no ingrisu pub de tabemashita.
Con chi hai mangiato ieri a colazione?
dare to kinoo asagohan o tabemashita ka
Con chi hai mangiato ieri a pranzo?
dare to kinoo hirugohan o tabemashita ka
Con chi hai mangiato ieri a cena?
dare to kinoo bangohan o tabemashita ka
... me la dovrai pagare un giorno kikuchi san!!!!
da solo. hitori de to tabemashite
con max. max san to tabemashite
da solo. hitori de to tabemashite
Mentre il prof ha ormai demolito la mia vita privata mi spiega una cosa curiosa:
asagohan significa colazione
hirugohan significa pranzo
bangohan significa cena
i tre termini derivano dall'unione di asa(mattina), hiru(giorno), ban(notte) e di gohan che letteralmente significa riso cucinato...
anzi
han significa riso cucinato...
gohan ha lo stesso significato ma con il prefisso go si intende porgere rispetto al riso cucinato (mahhhh)
dunque colazione, pranzo e cena vengono scanditi con i tempi del
riso cucinato al mattino
riso cucinato a mezzogiorno
riso cucinato alla sera
insomma sempre la solita minestra
visto che si e' fatto tardi saluto il professore ... suika kikuchi san
e voi
domo arigato gozaimasu (grazie tantissime!!!!)

domenica, febbraio 11, 2007

Silence... d.d.c. - d.a. 115.06

il blog restera zitto per qualche settimana... sto traslocando... a presto e buona domenica

domenica, febbraio 04, 2007

Shinjuku evening d.d.c - d.a. 95.89

1:30 am...
è un pò tradi quindi lascio parlare musica e immagini per me...





sabato, febbraio 03, 2007

Moon in Tamachi... d.d.c. - d.a. 93.15

ed è nuovamente sabato.... è volata anche questa settimana.

Credo di cominciare a capire veramente la teoria della relatività... Einstein deve essere passato da qui prima di cominciare a parlare di curvature dello spazio-tempo, buchi neri e del paradosso dei gemelli!!!

Infatti nonostante la settimana anche a tokyo è composta dai canonici sette giorni di 24h ciascuno (ma vahh!!!) in realtà le dinamiche della vita quotidiana degli abitanti di questa città bruciano il tempo che passa...

ogni attività si svolge, nel suo divenire, in modo meticoloso... con una miriade di operazioni precise e sequenziali che richiedono tanto tempo...

la preparazione del sushi, il meeting in ufficio, i manga venduti all'angolo della stazione...

qualunque sia l'attività che si stia svolgendo, la persona che ci lavora su ne fa un'arte... accostando all'aspetto funzionale una serie di motivi decorativi che hanno l'unico scopo di rendere contento il destinatario di tale attività...

è così per quella stupenda opera chiamata sushi ... buona a mangiarsi, bella a vedersi
e lo è anche per i meeting lavorativi... ricchi di convenevoli, formalismi e inchini anche negli incontri tra due persone

e lo è persino per la ragazzina che all'angolo della strada fa diventare un'arte la sua vendita di manga, mostrando, davanti ai passanti, lentamente ma meticolosamente e ripetutamente il manga che ha in mano intervallando ogni movimento con un inchino...

La più semplice attività diventa così lenta, lunga, e necessita di una concentrazione e di una abnegazione unica...

Concentrati nell'esecuzione materiale di queste attività c'è poco tempo per pensare...
poco tempo per porsi davanti ad alternative...
poco tempo per concedersi alle incertezze di un condizionale...

si finisce così per trovarsi intrappolati all'interno di un buco nero nella ipotetica visione di un osservatore ad esso solidale...
che prova continuamente a lanciar messaggi al mondo che vive fuori dal buco...
e che se li vede istantaneamente rilanciati indietro per effetto della enorme energia che quella singolarità dell'universo esercita sulla massa dell'osservatore...

... un tempo che congela l'eternità in un istante, un tempo che è già passato prima di essere futuro...

così forse mentre sto scrivendo... mentre meticolosamente anche io, com eun giapponese, sto decorando queste pagine un'altra settimana sarà già passata essere riuscito a pensare...














h

venerdì, febbraio 02, 2007

Snowing in Kyoto - d.d.c. - d.a. 90.41















Ore 18:30, Kyoto, rail station. Provo a scaldarmi le mani mentre sono in attesa di prendere il locale che mi porterà ad Osaka. Fa freddo e la neve scende lentamente a fiocchi... fa freddo anche sotto il mio lungo cappotto e la mia sciarpa avvolta e stretta attorno al collo...
non sono certo abituato a queste temperature e le mie attività sensoriali entrano subito in crisi...:

l'aspiratore portatile che porto sempre con me (... il naso) non da più segni di vita, mentre quella boccia lucida che mi hanno messo al posto della testa sta fumando per effetto della convezione ... il che vuol dire che almeno lei, la mia testa, è un pò più calda dell'aria... probabilmente per riscaldarla sta bruciando l'unico neurone che mi era rimasto...

Congelato e immobilizzato dalla testa ai piedi, passando anche per gli effetti personali, osservo un locale, illuminato a giorno e con pochi passeggeri, passarmi davanti sul binario di fronte.

Fermo, con lo sguardo fisso davanti a me, lo vedo scivolare via e d'improvviso al suo posto vedo comparire una geisha, seduta su una panca del binario... è la mia prima geisha in giappone... un vero evento... qui la chiamano geiko

芸妓 (geiko)

e resto colpito dal suo sguardo fisso, dal suo portamento impeccabile, dalla sua pettinatura ricercata, dal suo bianco trucco che le dipinge il viso... e... dal suo sorriso triste mentre, forse, il suo sguardo sta incrociando per caso il mio...

ci separa solo la neve che... lentamente scende a fiocchi... ma il suo sguardo sembra lontano anni luce, come se appartenesse ad un'altra dimensione...

芸者 (geisha o letteralmente "persona delle arti"...)

domenica, gennaio 28, 2007

Roppongi Kebab d.d.c. - d.a. 71.23

Frasi del giorno______________________________________
I jap hanno notoriamente qualche problema di pronuncia con la r.
lilly: così i giapponesi pronunciano "really"... "veramente"
it's a laining day: ... ossia "it's a raining day"... ci ho messo tre ore x capire che pioveva... quando ho capito ero già tutto inzuppato d'acqua... ma non ho sospettato niente sino alla fine!!!!


It's time to go!!!______________________________________
Ore 22:30... di questo terzo venerdi a Tokyo. Inizia ufficialmente il finesettimana per me e per tutta la gente di Tokyo... cena a casa e nottata in giro per Roppongi nel tentativo di importare in Jappone la movida "catanese". Così prendiamo le solite tre subway che ci portano da shinagawa a roppongi al costo di 160 yen cadauna (1 euro circa per ogni metro)... e come al solito facciamo molta attenzione ai kanji che le identificano:

<--- Shinagawa
六本木 <--- Roppongi

Roppongi Crossing______________________________________

Alle 23:00 siamo al Roppongi Crossing, il piu' famoso incrocio di Tokyo... (che altro non è che un ...incrocio) ad aspettare l'arrivo degli altri amici gaijin davanti all'Almond dove altri 10.000.000 di giapponesi e non si danno comunemente appuntamento: insomma un'idea brillante!!!!
Per evitare confusione i giapponesi usano ogni parte della strada davanti all'Almondi per darsi un punto di riferimento:
vediamoci davanti alle strisce pedonali, dietro il semaforo, accanto al distributore di sigarette, accanto al sushi in vetrina (il sushi è li da almeno 10 anni... così dicono), ... noi per differenziarci ci siamo dati appuntamento davanti alla pattumiera (l'unica in tutta roppongi).
Dopo aver bestemmiato in quattro lingue per trovare sta Kzz di pattumiera di 5cmx10cm finalmente ci incontriamo col resto del gruppo e decidiamo di muoverci verso il Motown

I Motown______________________________________

Alla fine riusciamo a beccarci e decidiamo di muoverci verso il Motown... entriamo, diamo la prima occhiata... e siamo subito attraccati da 3 gay... giriamo i tacchi e usciamo... e mettiamo una bella X sul Motown... Rotta verso il Motown 2 dove troviamo un bel pò di gente... forse anche troppa... stavolta nessun uomo ci attracca così decidiamo di restare un pò, ... fino a quando un gentilissimo cameriere ci invita a prendere qualcosa da bere o ad andare fuori... feriti profondamente nell'orgoglio ce ne andiamo con un'altra bella X anche sul Motown 2...


L' Earthland______________________________________
Rotta adesso verso l'earthland... l'unica certezza di roppongi: Una vera e propria Babele di lingue e popoli dove ci si incontra e ci si conosce scambiandosi idee e impressioni sul giappone... e chiaramente è anche terreno di caccia aperta... il "girls hunting" è lo sport preferito qui dentro... ma noi, gentlemen d'altri tempi, non ci lasciamo cadere così in basso (... un eufemismo per dire che non ci riesce di beccare neanche qui!!!!).
Tra un bicchiere di vino e l'altro conosciamo Anne, una ragazza francese di Bordeaux venuta qui ad occuparsi di cibi e vini francesi come manager x conto di una società francese di import/export... ci invita all'esposizione che sta preparando

e il suo amico Andre, un informatico spedito qui come venditore x la sua società francese... originario di Cefalu'... ma quanto è piccolo il mondo.

Nel frattempo arriva Luca-san e i suoi due amici giapponesi: yamahishi (non è una marca di mutande) e kyori... in perfetta tenuta da sabato sera...: impermeabile, cravatta, cappello e valigetta in stile ispettore gadget... mi domando ancora dove abbiamo parcheggiato la gadgettomobile...
ma non mi meraviglio più di tanto visto che il novanta percento della gente accanto a noi è vestita così... anzi forse penseranno che gli strani siamo noi... quei deficienti travestiti da dolce e gabbana!!!!

Mentre diletto la mia mente con questi pensieri di altissima intensità intellettuale, kobashi-san si presenta davanti a me dicendomi: "francese???"
io lo guardo e inkazzato nero gli rispondo:
"che cavolo stai dicendo willis"


Franchescho Thotthi______________________________________
dopo avergli spiegato che sono italiano lui va subito in estasi... e appena sopre che mi chiamo francesco comincia.... ohhhhh franchescho thotthi, rhome, thotthi e poi vuole assolutamente presentarmi la ragazza e gli chiede di ballare con me...
io gli dico: ehi guarda che io non sono thotthi, ma lui ormai è troppo in estasi e il fatto di parlare con un italiano lo sta facendo delirare...

poi mi dice: "la mia ragazza dice che somiglio a del piero, non è vero?"
Io lo guardo... non ch'assomighhia pe niente, ma poi un giapponese che somiglia a del piero???? è più facile vedere "u bammineddu niuru"
... cmq x farlo contento con sguardo sicuro gli dico: "sure, sure... cetto cetto" e lui è contento

così mentre è pronto a svendere la sua ragazza in cambio dell'autografo di un finto thotthi che però si chiama veramente francesco... mi invita a conoscere il suo gruppo di amici e mi spiega che lui è un architetto che lavora solo per se stesso... complimenti, gli dico, farai certamente fortuna se non lavori per nessuno... e lui chiaramente mi ringrazia, mahhhh...

Benitez______________________________________


Eccolo che mi vuole fare assolutamente conoscere il suo amico Benitez... stavolta vado in estasi io... no il mitico Victor Morales Benitez, il grande Victor Morales Benitez, l'incommensurabile Victor Morales Benitez, centravanti del Messina nel 1964 con due reti all'attivo... non sapevo che giocasse ancora a calcio...

e infatti purtroppo non è lui... con mia somma delusione si tratta semplicemente di una specie di bob marley che continua a vantarsi del fatto che è uno dei 172 impiegati di google negli states e che è qui in vacanza... io resto deluso lo stesso.



Mustafa'______________________________________
Ore 03:20. Adesso ci è venuta fame, decidiamo così di andare a mangiare kebab al turkey restaurant di roppongi e qui incontriamo mustafa', un trentenne venditore e produttore di tappeti turchi, con la sua donna giapponese che parla benissimo italiano e inglese...

Mustafa comincia col raccontarci della impossibilità x un gaijin di diventare realmente giapponese... a causa della differenza di culture.
lui parla benissimo il giapponese ed è qui da soli 6 mesi... x il momento è la mia speranza... tra sei mesi, quando il mio giapponese sarà ancora nullo, sarà la mia dannazione...
tra una chiacchiera ed un'altra ci racconta che ha tre bazar: uno a tokyo, uno a bangkok e uno a new york e una fabbrica ad istambul (spero che non si sia accorto del nostro commento: alla faccia del kzz)

ci dice pure che un suo tappeto costa dai 10000 dollari in su e che è un investimento (... si un vero e proprio incidente direi!!!) e che i suoi clienti sono ambasciatori, diplomatici e così via...
...ma a noi comuni mortali, se passiamo a trovarlo ci offre volentieri un te... (... niente tappeti, peccato, visto che devo arredare casa).

Gira, gira e gira, la discussione della differenza di culture si sposta sulla differenza tra religioni... e qua ti volevo, ma com'è che le mie discussioni finiscono sempre li...
scambiamo un pò di opinioni... io sono più o meno daccordo con lui... ma lui su questo non è daccordo... continua a dirmi "believe me, believe me"...
meno male che c'è il kebab a mettere daccordo tutti!!!!