giovedì, novembre 09, 2006

Lettera a Simone: l'Imam

caro simone,

la tua intervista è davvero molto utile alla comprensione. Probabilmente più di molti dibattiti televisivi di questi giorni.

Sono nato in italia, in europa, in occidente... dunque sono vittima del retaggio culturale di questo mondo, delle tradizioni di questo mondo... e dunque vittima dei tanti dogmi che circondano la mia vita di ogni giorno.

Sono vittima cosiccome lo è un islamico, un ebreo...

Personalmente cerco sempre di fare lo sforzo di immedesimarmi in culture diverse dalla mia, apparentemente distanti dalla mia.

Cerco cioè di evitare di analizzare una cultura (...religiosa ad esempio) con gli strumenti che il mio mondo (l'occidente) mi ha dato: Sarebbe come provare a mangiare il sushi con forchetta e coltello.

Sono dunque profondamente convinto che l'Islam, cosiccome l'ebraismo, il cristianesimo, il buddismo, seppur in modi e con strumenti diversi, accompagnino degnamente il cammino dell'uomo nella sua ricerca di spiritualità e fede.

Qui il punto però sembra essere un altro... quanti hanno intenzione di effettuare questa opera di trasfigurazione? quanti tra cristiani, musulmani, ebrei ... quanti cioè sono pronti ad un vero dialogo?

Quanto ad esempio gli imam cercano di capire il cristianesimo?

Le nostre società, le nostre costituzioni, i nostri governi, i nostri parlamenti sono basati su principi liberali e laici frutto delle conquiste di secoli di lotte...

sono le conquiste di un mondo che, seppure con fatica, è riuscito a separare la ragione dalla fede... la legge dallo spirito... (era questo l'argomento di discussione dello sventurato discorso del papa: il binomio fede-ragione)...

Mi è sembrato di capire, invece, che ciò non avvenga nell'islam dove la sharia di fatto porta interamente la religione nella sfera della ragione...

mi chiedo allora come nel mondo islamico il pluralismo di idee possa influire sulle costituzioni... ossia sulla sharia, se questa discende direttamente dalla religione...

... ossia, in uno stato msulmano, come può un non musulmano esercitare il suo diritto di cambiare, migliorare, modificare le leggi... lottare per una giusta causa se poi le leggi discendono direttamente dalla sharia...; la sua sola speranza di vittoria è che il suo pensiero ricalchi per intero le leggi della sharia, e dunque la sua sola speranza è quella di essere musulmano.

Credo di non capire ancora molto... ma i tuoi video saranno certamente d'aiuto.

Un'ultima cosa: non credo che l'imam abbia capito cosa vuol dire la parola infibulazione, le sue risposte sono state troppo evasive... o ha fatto finta di non capire?

Any way
grazie!

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