sabato, dicembre 13, 2008
Xmas Coffee Time in Tokyo d.a. - d.d.c 1950.68
martedì, dicembre 09, 2008
nani o san - d.d.c. - d.a. 1939.73
giovedì, novembre 27, 2008
Rigore o creatività - d.d.c. - d.a. 1909.59
lunedì, ottobre 27, 2008
unicuique suum - d.d.c. d.a. 1824.66
lunedì, ottobre 13, 2008
l'autonomia individuale in giappone... d.d.c. - d.a. 1786.3
A-Pollo I (ichiban) - d.d.c. d.a. 1786.3
domenica, ottobre 12, 2008
Man on the Moon - d.d.c - d.a. 1783.56
l'aria di questo sabato mattina respira ancora dell'odore di sciroppo di acero dei nostri french toast... ci siamo svegliati tardi questa mattina... e gironzoliamo ancora per casa con fare stanco e silenzioso...
mercoledì, ottobre 08, 2008
sabato, agosto 09, 2008
Li costringeremo alla pace - d.d.c. d.a.1608.22
e il mio stomaco ribolle, le mie budella si contorcono, le mie narici vomitano fiamme, i miei occhi si accendono di fuoco...
e in questo momento desidererei solo che i 100 bombardieri partiti da Mosca sbagliassero obiettivo per effetto della giustizia suprema ed universale...
ed in questo momento desidererei che tutti quei missili centrassero in pieno il deretano di medvedev e putin...
e poi nell'eco infernale sentirei solo la voce di Virgilio:
«Non vo' che tu paventi;
lasciali digrignar pur a lor senno,
ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti».
li sentirei annunciare la partenza dei diavoli al comando del caporale Barbariccia... al comando del duca Medvedev che così guidava i suoi dannati:
Per l'argine sinistro volta dienno;
ma prima avea ciascun la lingua stretta
coi denti, verso lor duca, per cenno;
ed elli avea del cul fatto trombetta.
Graffiacane, Rubicante, Ciriatto, Libicocco, Draghinazzo, Farfarello, Cagnazzo, Alichino e Calcabrina...
duca Barbariccia
che i missili sovietici vi si possano infilare nel...
sabato, luglio 26, 2008
sabato, luglio 19, 2008
quiete attesa del meriggio - d.d.c. - d.a. 1550.68
Nascosto nel verde di una boscaglia e ormai dimentico dei rumori e dei malumori tempestosi della vita, ho la sensazione di poterlo scorgere mentre, gaio per effeto della luce irraggiata dalle migliaia di petali colorati, sorridente mi indica un cammino ...
verso il senso della vita...
e adesso, nella sua calma silente, me ne mostra uno scorcio... il karesansu (枯山水), il giardino secco...
Assetato nel profondo dell'anima dal desiderio di trovare anch'io la gioia della luce, decido di seguirlo... e abbandono la mia mente alla sua guida...
seguo i gradini cigolanti di una scalinata che sembra non finire mai, ho la senzazione di girare in circolo per almeno tre volte senza che la scalinata abbia mai termine ne incontri nuovamente se stessa... ma la mia mente sembra non preoccuparsene... anzi, al contrario, sembra gioire del nulla che la sta riempiendo ... quasi fosse un atto preparatorio alla visione del...
... del karesansu (枯山水) ...
eccolo... che improvvisamente appare davanti ai miei occhi... riempiendo ogni angolo del mio universo visivo, ogni infinitesimo del mio spazio cerebrale... come fosse l'unica cosa esistente... come fosse l'essenza dell'esistenza... come fosse il mondo unico possibile...
e ne scorgo i suoi elementi... l'acqua, bianca, il cui moto si scontra con l'emergenza dal suolo di grosse pietre apparentemente, o naturalmente, disordinate nella loro disposizione
e vedo il tempo confondersi con lo spazio ... mischiarsi in un unica nuvola di materia
mentre l'acqua che si infrange sulle isole del mondo mi ricorda come questo, il mondo appunto, evolva, cambi, distrugga e crei nuova materia per garantire l'equilibrio eterno, fonte unica della sua stessa esistenza...
e in quest'infinito, solo, mi perdo in contemplazione.....chiudo gli occhi... e mi abbandono al silenzio vuoto del mondo in evoluzione....
Quando riapro gli occhi sono le 4 del pomeriggio... osservo il sole dalla finestra, abbandonato sul mio sofa' e lentamente mi risveglio.
La radio e' accesa e l'ultimo giornale mi avverte che tutte le spiagge del giappone sono state evacuate per pericolo tsunami...
un nuovo terremoto di 6.6 gradi ritcher ha deciso di feteggiare in anticipo il 海の日(Umi no hi)... il marine day di lunedi prossimo
il giorno in cui gli oceani benedicono la prosperita' della grande nazione marinattima chiamata Giappone... e oggi hanno deciso di farlo con un bello tsunami...
sono le 4 del pomeriggio, e in questo mondo dove spazio e tempo seguono ognuno il proprio corso ignaro dell'altro, tutto sembra procedere nella solita caotica normalita'...
sabato, giugno 28, 2008
Anima fredda... d.d.c. - d.a. 1479.45
e codesto è 'l monno degli 'gnavi
che ora a voi voijo raccontar:
« E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".
Ed elli a me: "Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".
E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa". »
mercoledì, giugno 11, 2008
Leggero... col vestito migliore. d.d.c. - d.a. 1446.57
ho creduto di incontrarti nella luce artificiale della mia notte, animanto dalle energetiche sensazioni sprigionate dai miei sogni...
ho creduto di sentire il tuo urlo, in quella notte illuminata, squarciare le pareti della nostra presunta realtà...
ho creduto di incrociare il tuo sguardo incredulo e attonito alla vista dei colori del nostro mondo, dei nostri volti sorpresi
ho creduto di percepire la tua paura per l'imprevisto apparire di un nuovo mondo nella sua eccitante e angosciosa enormità... quello stesso mondo che si stava mostrando a noi nelle sembianze di una piccola, poco illuminata stanza...
poi ho guardato la luna... nel buio vero della mia notte,
e avrei voluto abbracciarti, e stringerti per sentire il battito vero del tuo cuore...
domenica, maggio 04, 2008
sabato, aprile 12, 2008
L'immagine globale del mondo - d.d.c. - d.a.1282.19
http://www.reuters.com/article/environmentNews/idUSPEK6945420070531
8 Agosto 2008. E' mattina presto e cammino solitario nel'immensa distesa di silente cemento proletario... i vecchi ed imponenti guardiani della rivoluzione, col loro abito inamidato preso in prestito dal soviet, mi guardano tristi... e sembrano il ricordo di un lontano vago passato...
davanti a me la grande immagine di Mao sorride beffarda...
solitario, col capo rivolto verso l'alto la guardo, mentre due giovani guardie, aggredite dal sonno non goduto, mi scrutano attente, intimorite dal monito silenzioso ma tremedo di Mao.
Guardo il cielo sopra la testa di Mao... ed è blu, come non lo avevo visto mai qui a Beijing...
qualcuno nella notte deve aver cancellato il grigiore di questa città...
una incredibile armata di netturbini deve aver lavorato per l'intera notte su altissime scale per ripulire il cielo...
Ma, incredibile a dirsi, di loro non v'è più traccia... spariti, inghiottiti dal buco nero da cui le tenebre sono scivolate via, sublimati nella notte...
E l'aria... non c'è più traccia di quelle polveri che fino a ieri imbrattavano tutte le mie camicie e intasavano le mie narici...
forse lo spirito vivente di Mao avrà provveduto a creare un esercito di donne armate di giganteschi ventagli per rimuovere le polveri dall'aria...
ma possibile tutto in una notte????
e perchè mai??? cosa mai importerà a Mao di dipingere il cielo di blu e di liberare l'aria dal suo velo protettivo di polveri di carbonio...
Senza risposta alle mie domande, lascio Mao con lo sguardo ancora fisso alla sua piazza e volto l'angolo alla sua destra, in direzione dei mercatini... forse li almeno, qualcuno potrà darmi una risposta...
un'inebriante e potente essenza di jasmine tea penetra le mie narici e manda in corto circuito i miei centri neuronali...
sono ai mercatini rionali della città proibita o il grande Mao, a mia insaputa, ha lasciato che attraversassi una delle proibite porte dello spazio tempo?
dove sono finiti i maleodoranti liquami a bordo strada, e i fumi dei cibi appena cotti, e le migliaia di mozziconi di sigarette ancora accese... possibile che tutto si sia trasformato in odorose foglie di jasmine tea...?
ma che diavolo sta succedendo?
che pazzia è mai questa?
provo a chiedere...
mi dicono tutti che, questa mattina, appena aperta bottega, gli scaffali, i cassetti e le povere vetrine erano tutti pieni di foglie di jasmine tea... e che le loro mercanzie erano tutte sparite, non si sa dove????
e poi
che una disposizione era affissa alle porte delle loro botteghe...
"su ordine dello spirito di Mao e con decorrenza immediata e fino al 24 di agosto di quest'anno... ogni bene maleodorante, inquinante non rispettoso dell'amata natura e dei compagni tutti nel mondo è confiscato... ma badate bene solo confiscato e premurosamente conservato nei magazzini del proletariato...
e da qui, con grande gioia di tutti, sarà a voi restituito al termine del periodo di confisca"... maleodorante e inquinante come prima... aggiungo io.
Le nebbie dei miei pensieri confusi cominciano a finalmente a diradarsi... e vedo così, in lontananza, il mondo avvicinarsi... con la sua immagine pulita, cavalcando cinque cerchi colorati, in direzione di Beijing e con in mano una torcia, e dietro di lui una folla di atleti in corsa... allegri, gioiosi e festosi, ognuno in lotta per un unico diritto... quello di essere liberi di chiedere a se stessi... chi sono io?
Torno sui miei passi, è mattina piena ormai, e la piazza Tienanmen è piena di gente...
un uomo tiene in mano una corda mentre osserva il suo aquilone... come ogni giorno...
ma oggi è più felice
fino al 24 agosto, almeno, potrà finalmente vedere i suoi veri colori... e forse il suo animo sarà più sereno...
mercoledì, aprile 09, 2008
The route of the gods - d.a. 1276.71
Navigammo ancora dopo la tempesta...
spinti dalle correnti
ora che le nostre vele erano ridotte in brandelli
e che noi distrutti dall'arsura
avevamo abbandonato le membra stanche sul ponte di coperta
quando d'improvviso vedemmo un'isola
di fronte a noi
e vedemmo le sue greggi, le sue spiagge e i suoi vigneti...
e infine vedemmo il ciclope...
e la nostra nave priva di timone
dirigersi senza scampo verso la sua grotta...
capimmo allora che qui avevano dimorato gli dei...
Ci portammo oltre, e de' Ciclopi altieri, che vivon senza leggi, a vista fummo...
domenica, aprile 06, 2008
lunedì, marzo 17, 2008
sabato, marzo 08, 2008
Teppanyaki... d.d.c. - d.a. 1189
tutta questa viva corrente senza rive sollevata
dalla mia volontà e che corre a precipizio verso il nulla
nella steppa purpurea al tramonto, spesso penso:
dove sono Io, in questa corrente?
Gengis Khan
Teppanyaki... teppan (鉄板), che significa piastra in ferro, and yaki (焼き), che significa grigliato.
domenica, febbraio 24, 2008
martedì, febbraio 19, 2008
TokyoMarathon2008 - d.d.c. d.a.1136.99
e invece si trova un poliziotto demente che continua a urlare al megafono "onegaishimasu kudasai" distruggendo i timpani di qualche povero malcapitato mentre i "tifosi" e gli "appassionati" sono tutti silenziosamente in attesa dei runners...
solo che al posto dei runners ci si ritrova ad osservare un gruppo di danzatori ultrasettantenni supersincronizzati che non si sa come siano riusciti ad arrivare sino al 27mo km ancora in forze...
mahhhh... non finiro' mai di stupirmi...
domenica, febbraio 17, 2008
sabato, febbraio 09, 2008
giovedì, gennaio 17, 2008
This is the story of the second choice - d.d.c. - d.a.1049.31
mentre passeggio pensieroso verso la stazione...
la mia serata sta per terminare; lasciamo che le ultime chiacchiere con kayu e kaori vengano rapite dal buio di questa notte.
Non è la prima volta che affrontiamo l'argomento, anzi... sembra quasi che sia diventato il tema unico di discussione delle ultime cene... il matrimonio per la donna giapponese:
dipenderà forse dalla mia curiosità sull'argomento...
... o piuttosto dal raggiunto "limite di età" di kaori... che con i suoi trent'anni vive nell'incubo di non poter trovare un buon marito perchè ormai troppo vecchia...
è nel rapporto uomo-donna nella società giapponese, nella sua interezza, che sento veramente quanto il nostro mondo sia diverso e incompatibile con quello di questo popolo...
il segnale, il singolo impulso sonar, l'avvertimento... che questo mondo, questo popolo, questa società, osserva la vita per come noi la concepiamo da una prospettiva a noi totalmente sconosciuta...
cosicchè il nostro mondo e questo giapponsese si guardano come fanno materia e antimateria nel nostro universo... ignorandosi a vicenda per l'impossibilità di capirsi.
Bisogna rimuovere dalla propria mente ogni preconcetto, pregiudizio e opinione di ogni sorta per tentare di entrare nei pensieri veri di una mente giapponese...
Bisogna ridisegnare nella propria mente il concetto di "bene" e di "male" depurandolo dalle costruzioni che la nostra cultura e la nostra storia hanno operato...
omiai