I jap hanno notoriamente qualche problema di pronuncia con la r.
lilly: così i giapponesi pronunciano "really"... "veramente"
it's a laining day: ... ossia "it's a raining day"... ci ho messo tre ore x capire che pioveva... quando ho capito ero già tutto inzuppato d'acqua... ma non ho sospettato niente sino alla fine!!!!
It's time to go!!!______________________________________
Ore 22:30... di questo terzo venerdi a Tokyo. Inizia ufficialmente il finesettimana per me e per tutta la gente di Tokyo... cena a casa e nottata in giro per Roppongi nel tentativo di importare in Jappone la movida "catanese". Così prendiamo le solite tre subway che ci portano da shinagawa a roppongi al costo di 160 yen cadauna (1 euro circa per ogni metro)... e come al solito facciamo molta attenzione ai kanji che le identificano:
品川 <--- Shinagawa
六本木 <--- Roppongi
六本木 <--- Roppongi
Roppongi Crossing______________________________________

Per evitare confusione i giapponesi usano ogni parte della strada davanti all'Almondi per darsi un punto di riferimento:
vediamoci davanti alle strisce pedonali, dietro il semaforo, accanto al distributore di sigarette, accanto al sushi in vetrina (il sushi è li da almeno 10 anni... così dicono), ... noi per differenziarci ci siamo dati appuntamento davanti alla pattumiera (l'unica in tutta roppongi).
Dopo aver bestemmiato in quattro lingue per trovare sta Kzz di pattumiera di 5cmx10cm finalmente ci incontriamo col resto del gruppo e decidiamo di muoverci verso il Motown
I Motown______________________________________


L' Earthland______________________________________

Tra un bicchiere di vino e l'altro conosciamo Anne, una ragazza francese di Bordeaux venuta qui ad occuparsi di cibi e vini francesi come manager x conto di una società francese di import/export... ci invita all'esposizione che sta preparando
e il suo amico Andre, un informatico spedito qui come venditore x la sua società francese... originario di Cefalu'... ma quanto è piccolo il mondo.

ma non mi meraviglio più di tanto visto che il novanta percento della gente accanto a noi è vestita così... anzi forse penseranno che gli strani siamo noi... quei deficienti travestiti da dolce e gabbana!!!!
Mentre diletto la mia mente con questi pensieri di altissima intensità intellettuale, kobashi-san si presenta davanti a me dicendomi: "francese???"
io lo guardo e inkazzato nero gli rispondo:
"che cavolo stai dicendo willis"
Franchescho Thotthi______________________________________
dopo avergli spiegato che sono italiano lui va subito in estasi... e appena sopre che mi chiamo francesco comincia.... ohhhhh franchescho thotthi, rhome, thotthi e poi vuole assolutamente presentarmi la ragazza e gli chiede di ballare con me...
io gli dico: ehi guarda che io non sono thotthi, ma lui ormai è troppo in estasi e il fatto di parlare con un italiano lo sta facendo delirare...
poi mi dice: "la mia ragazza dice che somiglio a del piero, non è vero?"
Io lo guardo... non ch'assomighhia pe niente, ma poi un giapponese che somiglia a del piero???? è più facile vedere "u bammineddu niuru"
... cmq x farlo contento con sguardo sicuro gli dico: "sure, sure... cetto cetto" e lui è contento
così mentre è pronto a svendere la sua ragazza in cambio dell'autografo di un finto thotthi che però si chiama veramente francesco... mi invita a conoscere il suo gruppo di amici e mi spiega che lui è un architetto che lavora solo per se stesso... complimenti, gli dico, farai certamente fortuna se non lavori per nessuno... e lui chiaramente mi ringrazia, mahhhh...
Benitez______________________________________

Eccolo che mi vuole fare assolutamente conoscere il suo amico Benitez... stavolta vado in estasi io... no il mitico Victor Morales Benitez, il grande Victor Morales Benitez, l'incommensurabile Victor Morales Benitez, centravanti del Messina nel 1964 con due reti all'attivo... non sapevo che giocasse ancora a calcio...
e infatti purtroppo non è lui... con mia somma delusione si tratta semplicemente di una specie di bob marley che continua a vantarsi del fatto che è uno dei 172 impiegati di

Mustafa'______________________________________
Ore 03:20. Adesso ci è venuta fame, decidiamo così di andare a mangiare kebab al turkey restaurant di roppongi e qui incontriamo mustafa', un trentenne venditore e produttore di tappeti turchi, con la sua donna giapponese che parla benissimo italiano e inglese...
Mustafa comincia col raccontarci della impossibilità x un gaijin di diventare realmente giapponese... a causa della differenza di culture.
lui parla benissimo il giapponese ed è qui da soli 6 mesi... x il momento è la mia speranza... tra sei mesi, quando il mio giapponese sarà ancora nullo, sarà la mia dannazione...
tra una chiacchiera ed un'altra ci racconta che ha tre bazar: uno a tokyo, uno a bangkok e uno a new york e una fabbrica ad istambul (spero che non si sia accorto del nostro commento: alla faccia del kzz)
ci dice pure che un suo tappeto costa dai 10000 dollari in su e che è un investimento (... si un vero e proprio incidente direi!!!) e che i suoi clienti sono ambasciatori, diplomatici e così via...
...ma a noi comuni mortali, se passiamo a trovarlo ci offre volentieri un te... (... niente tappeti, peccato, visto che devo arredare casa).
Gira, gira e gira, la discussione della differenza di culture si sposta sulla differenza tra religioni... e qua ti volevo, ma com'è che le mie discussioni finiscono sempre li...
scambiamo un pò di opinioni... io sono più o meno daccordo con lui... ma lui su questo non è daccordo... continua a dirmi "believe me, believe me"...
meno male che c'è il kebab a mettere daccordo tutti!!!!